Con When evil lurks il regista Demián Rugna torna dietro alla macchina da presa dopo il successo del film horror del 2017 Terrorizzati del 2017 e dopo aver diretto nel 2022 un episodio della pellicola antologica Hispanos satanicos. In un villaggio sperduto delle campagne argentine i fratelli Pedro e Jaime Yazurlo interpretati da Ezequiel Rodríguez e Demián Salomón trovano un uomo “infettato” da un demone. Questi è quel che si dice un incarnato, ciò significa che nel suo corpo risiede un’entità malvagia che sta per nascere sotto forma fisica. La natura maligna ha generato tumori ed escrescenze enormi sul corpo del posseduto che lo hanno sfigurato e deformato. I due fratelli decidono con l’aiuto di Ruiz alias Luis Ziembrowski, proprietario terriero del luogo in cui vivono l’incarnato e la sua famiglia, di sbarazzarsi dell’infetto, ma non seguono la giusta procedura… e causano quindi terrificanti conseguenze.
When evil lurks è un film che riesce fin da subito ad immergere lo spettatore in un’atmosfera malsana che cattura l’attenzione grazie ad una storia coinvolgente e ad un gusto per le inquadrature molto raffinato, restituendo visivamente immagini cariche di suggestioni e sequenze davvero inquietanti in cui il politicamente scorretto regna. Il lungometraggio presenta una storia marcia e cattiva, non fa sconti Rugna in un contesto in cui non si salva nessuno, in quanto anche i bambini vengono manipolati dal male in una sorta di possessione, rendendosi partecipi di atti di rara malvagità. I fatti che li riguardano rievocano in particolare lo strepitoso Ma come si può uccidere un bambino? di Narciso Ibáñez Serrador.
Le efferatezze dei ragazzini determinano inequivocabilmente la crudele realtà del male, segnando le sequenze degli omicidi di cui si macchiano con lo splatter che è frutto di effetti speciali di ottima fattura, provvisti di un gusto che richiama la vecchia scuola. Determinando quel quid pluris che fa la differenza, amplificando quella sensazione di malvagità che incombe in tutto il lungometraggio, in cui ogni cosa è malata e infetta, soprattutto l’innocenza.
When evil lurks senza dubbio apre la sua visione ad uno spaccato della società molto violenta a cominciare dalle gang, che registrano componenti via via sempre più giovani, oltre che alla recente pandemia, in cui la paura verso chi era infetto aleggiava su una popolazione sempre più incerta circa i rimedi da poter attuare. E nel frattempo il futuro stesso sembrava ancora più cupo. Non ultimo un messaggio politico in cui il regista non cela il suo timore nei confronti di un governo in auge nella sua Argentina, che porrebbe dal suo punto di vista, la propria nazione dinanzi ad un futuro incerto.
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