Al penultimo giorno del Torino Film Festival, si celebra una grande star della commedia: Vince Vaughn. L’attore, sceneggiatore e produttore sarà insignito del prestigioso premio Stella della Mole prima della proiezione di “Swingers”, il film del 1996 diretto da Doug Liman. In questo film, Vaughn recita al fianco dell’amico Jon Favreau, offrendo una performance memorabile.

Ripercorrendo le origini di Vaughn, si scopre come la sua carriera sia stata un viaggio incredibile. “Swingers” è stato il suo primo film. Vaugn ha raccontato di come, dopo aver trovato dei finanziamenti e con un budget limitato, siano riusciti a girare e produrre il film. Durante le riprese, hanno visitato diversi negozi per trovare il materiale necessario; era un periodo particolare e le serate erano bellissime.

Le riprese sono iniziate in diverse location, mostrando ciò che stava realmente accadendo, senza poter chiudere le strade per mancanza di fondi. Un giorno si sono fermati senza permesso per girare una scena e, all’improvviso, hanno sentito le sirene della polizia. Sono stati fermati perché sembravano sospetti, e Vaughn sorride raccontando questo episodio.

Le loro vite erano caratterizzate da cose semplici; erano onesti, innocenti e pieni di speranza. Da allora, sono passati 33 anni e Vaughn ha realizzato 53 film, nonostante provenisse da una parte del paese in cui fare cinema non era realistico. Anche i suoi genitori amavano il cinema e guardavano insieme i film in televisione. A Chicago, c’erano luoghi dove poteva formarsi, e a 18 anni si è trasferito a Los Angeles, seguendo il consiglio del padre di dare il meglio. Ha partecipato a spot pubblicitari e ha detto a sua madre che un giorno l’avrebbe vista in televisione. Ha sempre cercato di stare con persone che uscivano dalla loro zona di comfort, per non annoiarsi e imparare cose nuove.

Vedere un personaggio del talento di Vince Vaughn, così spontaneo e autentico, fa capire come la passione e la dedizione possano portare a risultati straordinari. Questo omaggio al Torino Film Festival non è solo un riconoscimento del suo passato, ma anche un’ispirazione per chiunque sogni di intraprendere un cammino .

Tamara Brazzi


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