Valeria Mafera è un’attrice diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” ha avuto una carriera diversificata e di successo. Inizialmente, ha lavorato come ballerina professionista in una compagnia di Tribal jazz e ha partecipato a trasmissioni televisive come Sanremo sotto contratto con la BMG. Vincitrice del Vince Award, in occasione dell’ultima edizione a cura dell’autore e direttore Francesco Fiumarella.
Esperienze Teatrali e Cinematografiche
Ha recitato in prestigiosi teatri italiani come il Teatro India e il Teatro di Roma, e ha partecipato a importanti festival come il Festival di Spoleto. Ha lavorato con il Teatro Stabile dell’Aquila e l’Ente Teatrale Abruzzo e Molise. Inoltre, ha preso parte a fiction, spot pubblicitari e cortometraggi di rilievo, alcuni dei quali prodotti dal Centro Sperimentale di Cinematografia e dall’Accademia Cinema Toscana.
Esperienze Televisive
Da settembre 2020 a luglio 2021, Valeria Mafera ha partecipato e condotto un programma su Laziotv/Goldtv, trasmesso tre volte a settimana in fascia serale. Inoltre, ha partecipato come attrice al teaser di un film diretto da Ron Moss.
ULTIME NEWS SU VALERIA MAFERA
Lo scorso 15 agosto 2024, in tutte le sale olandesi e’uscito “The Dadchelor”, una frizzante commedia di produzione italo olandese (regia Jon Karthaus), che ci auguriamo vedere anche qui in Italia su Netflix, in cui Valeria interpreta inaspettatamente una stripper, in alcune scene molto ironiche e divertenti.
Nel mese di gennaio (2025), su Sky e Netflix per la regione Valle d’Aosta, sarà trasmesso uno spot per la regia di Davide Bongiovanni, fortemente voluto dalla regione, nella persona di Katya Foletto Gottardi, dal titolo: “MIA fino alla fine”, che ha per tema la violenza sulle donne e la volobtà di mettere un freno a questa orribile e troppo lunga sequenza di morti, spesso domestiche.
INTERVISTA A VALERIA MAFERA
Cara Valeria, piacere di averLa con noi su “Mondospettacolo”. Diplomata all’accademia nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, ha danzato professionalmente in compagnie di Tribal Jazz e partecipato a trasmissioni televisivecome Sanremo. Qual è il ricordo più bello, legato al suo lavoro?
Un aneddoto o un episodio a cui è particolarmente affezionata?
Un episodio bello: qualche anno fa, al teatro India ho portato in scena la storia di una donna realmente esistita: la regina di Romania ”Elisabetta de Wied-Sotto falso nome”regia di Maria Inversi. Una donna anche molto infelice, sensibile, ribelle, volitiva che tentò di muoversi nella rigida struttura aristocratica con tutta la libertà che le fu possibile e che pubblicò sotto falso nome romanzi poesie saggi. Mi ha colpito come alcune persone del pubblico abbiano poi voluto scattare delle foto assieme; ma non stavano fotografando “me”… Loro cercavano di fissare un ricordo con Elisabetta de Wied. Questa sovrapposizione è da un lato molto bella: significa che probabilmente mi avevano “creduta”, in quel ruolo; dall’altro lato, mi ha reso consapevole di quanto in realtà il mio lavoro sia scomparire nel personaggio, che attraverso di me racconta la sua storia. Un aneddoto: durante le riprese di un corto girato sull’Appennino Emiliano e prodotto dall’Accademia del
Cinema della Toscana (si intitola “Lo specchio”) c’era una scena delicata,con un momento di dolore del mio personaggio esternato al marito:dopo il primo ciak, la troupe ha fatto “silenzio”,comunicando a voce bassa, mentre riallestiva il set e poi
applaudendo a fine scena, spontaneamente. E’ stato bello sentirsi parte di una
squadra in cui ognuno rispettava il lavoro dell’altro, riconoscendo l’impegno, l’attenzione ed il risultato che ne derivava.
Quali sono, secondo Lei, delle qualità imprescindibili che un attore/ attrice dovrebbe possedere per diventare un bravo/a professionista?
Realisticamente: contatti e buone connessioni che gli permettano di lavorare e quindi di fare fare e fare tanto! Idealmente, talento a parte, credo che senza coraggio e umiltà non si riesca a migliorare molto in quello che si ama fare. Questo, a livello generale.Nello specifico, evitare di giudicare il personaggio… Ed essere ostinatamente ottimisti! I “no”sono di più rispetto ai “si” e molte, molte volte non dipendono da te, ma da variabili altre. La leggerezza e la fede in se stessi nel rialzarsi e’forse la qualità più utile.
Complimenti di cuore per aver ricevuto il “Premio Vincenzo Crocitti International” nella categoria degli emergenti. Se l’aspettava? A chi dedica questo ambito e prestigioso riconoscimento?
Grazie: ne sono felice e grata. E’ un’iniezione di stima ed ottimismo! Le parole che Francesco mi ha rivolto sono state di stima disinteressata e di sincero tifo, senza
interesse alcuno: è qualcosa che merita attenzione. I premi di per sé non dicono
molto, ma sono una carezza prima di riprendere il viaggio. Quindi, ancora grazie! Se dovessi poi esprimere gratitudine verso qualcuno nello specifico:
-nella mia vita privata ringrazierei chi mi sopporta nel quotidiano, con i miei orari poco convenzionali e con il mio correre e partire( che poi ,tradotto
sarebbero il mio compagno, ora e la mia mamma, prima).
-Come acting coach e guida nel mio lavoro,ho trovato illuminante il mio incontro con Patrizia De Santis, che in Italia e’un caposaldo del metodo di Ivana Chubbuck. Averla incontrata in quel particolare momento della mia vita,mi ha aiutata moltissimo a fare chiarezza in me, con gli strumenti che avevo a disposizione e con alcuni episodi del mio passato,rivelatisi fonte utilissima
per il mio lavoro.
– Ed infine, in senso più ampio, ringrazierei chi mi ha reso difficile il viaggio finora. Mi ha fatta divenire più forte e motivata.
Un ringraziamento per Francesco Fiumarella, autore e direttore del
premio Crocitti e a tutto il comitato organizzativo.
Francesco Fiumarella ha tutta la mia stima. Ci siamo incrociati sui social e tutto è iniziato poiché lui ha scelto di diffondere alcuni miei contenuti; poi mi ha invitata alla scorsa edizione del premio.E questo anno, eccomi qui! Questo premio è un circolo virtuoso raro che merita visibilità, sostegno e gratitudine. E’ un evento senza catene né vincoli e segue un principio-guida fondamentale che è la
meritocrazia:una meravigliosa rarità, non vi pare?
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