Incontriamo Francesco Fiumarella, un uomo poliedrico e carismatico che ha dedicato la sua vita alla valorizzazione dell’arte, della cultura e del talento. Autore e direttore artistico del prestigioso “Vince Award”, Fiumarella è anche un aforista italiano i cui pensieri sulla vita e la società risuonano profondamente. Scopriamo di più sulla sua visione del mondo e sul suo instancabile impegno a favore degli artisti.

INTERVISTA A FRANCESCO FIUMARELLA

Francesco, sei definito il “paladino della meritocrazia artistica”. Cosa significa per te questo titolo?

Essere definito il “paladino della meritocrazia artistica” è per me un grande onore, ma soprattutto una responsabilità. In un mondo in cui il talento spesso viene oscurato da dinamiche che nulla hanno a che fare con il merito, sento il dovere di offrire uno spazio in cui l’arte e la cultura siano giudicate per ciò che realmente sono. La meritocrazia è un valore fondamentale: significa premiare chi si impegna, chi ha qualcosa da dire e lo fa con passione e autenticità.

Sei il creatore e direttore artistico del “Vince Award”. Qual è la missione di questo premio?

Il “Vince Award” nasce con l’obiettivo di riconoscere e valorizzare il talento in tutte le sue forme. La mia missione è dare voce a chi, altrimenti, potrebbe restare nell’ombra e non dimenticare gli artisti che con le proprie carriere hanno donato un contributo importante alla cultura.Il premio celebra l’arte e la cultura nel ricordo dell’ amico attore Vincenzo Crocitti, ma è anche un evento per scoprire nuovi talenti e per ispirare chi aspira a lasciare un segno nel mondo artistico. Voglio che il Vince Award sia un simbolo di speranza e di giustizia per chi crede nella bellezza del proprio sogno.

Oltre al tuo impegno nel mondo artistico, sei un aforista italiano. Da dove nasce la tua ispirazione per scrivere?

Scrivere per me è un modo per dare forma a ciò che vivo e sento. I miei aforismi nascono dall’osservazione della vita e della società: dalle sue contraddizioni, dalle sue bellezze, ma anche dalle sue ingiustizie. Ogni pensiero è una riflessione, un invito a guardare le cose da una prospettiva diversa. La scrittura mi permette di condividere la mia visione con gli altri e, magari, di stimolare una riflessione.

Hai avuto un passato come attore e ora sei anche un talent scout. Quanto ti ha influenzato la tua esperienza personale nel tuo lavoro attuale?

Il mio passato da attore mi ha dato una profonda comprensione del mondo artistico, delle sue difficoltà e delle sue opportunità. So cosa significa lottare per emergere, affrontare rifiuti e cercare di restare fedeli a se stessi. Questo mi ha reso ancora più determinato nel sostenere gli artisti che meritano di essere valorizzati. Come talent scout, cerco di essere una guida, offrendo supporto e opportunità a chi dimostra impegno e talento autentico.

Come vedi il futuro dell’arte e della cultura in Italia?

L’Italia ha una storia artistica e culturale straordinaria, ma oggi rischiamo di perdere questa ricchezza se non investiamo nei giovani e nel loro talento. Sono convinto che il futuro dell’arte dipenda dalla capacità di creare spazi di dialogo, di contaminazione tra tradizione e innovazione. Il mio obiettivo è contribuire a questo cambiamento, facendo in modo che l’arte torni a essere un elemento centrale della nostra società.

Un messaggio per i giovani artisti?

Non arrendetevi mai. Il cammino può essere difficile, ma il talento vero trova sempre una strada per emergere. Siate autentici, lavorate con passione e non smettete di credere nei vostri sogni. Ricordatevi che il successo non è solo un traguardo, ma il percorso che fate per arrivarci.

Francesco Fiumarella è un esempio di dedizione e passione. Con il suo lavoro e i suoi ideali, ci ricorda l’importanza di credere nel talento e di lottare per una società più giusta e meritocratica.


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