Fabio Umbro, bentrovato e benvenuto su “Mondospettacolo. Che cosa puoi dirci riguardo al tuo nuovo libro? Uno spoiler?

Per me, Ti tirerò fuori di qui rappresenta una sfida emozionante: si tratta della mia prima incursione nel genere noir, genere che mi ha sempre affascinato. Al centro della storia c’è un intricato caso giudiziario e l’appassionante indagine del protagonista, Sandro De Luca, un giornalista investigativo determinato a dimostrare l’innocenza del suo migliore amico, Leone Musso, un carismatico speaker radiofonico accusato dell’omicidio di due colleghi. Nello scrivere ho voluto esplorare non solo il lato investigativo della storia, ma anche il profondo aspetto psicologico dei personaggi, soprattutto quelli ‘cattivi’. Per questo, alcuni degli antagonisti hanno una complessità che li rende particolarmente intriganti e, in qualche modo, sento di aver creato un forte legame con loro, legame che spero creeranno anche con il lettore. L’azione si svolge in luoghi emblematici come il carcere di Regina Coeli e la sede di una rinomata emittente radiofonica romana. C’è qualcosa di irresistibilmente affascinante nel mondo degli speaker radiofonici, non trovi? Mi sono divertito molto a mescolare il classico giallo con elementi del true crime, che è così popolare al momento. Credo che questo contaminazione dia alla storia una freschezza unica e coinvolgente. Ma ora basta parlare, spero che i lettori si lascino trasportare dalla storia e leggere il libro sia un’esperienza appassionante, come è stato per me scriverlo.

Perché questo titolo così misterioso, “Ti tirerò fuori di qui”?

Ho scelto questo titolo perché ‘Ti tirerò fuori di qui’ racchiude in sé il cuore della storia e rappresenta  la motivazione principale del protagonista. Inoltre volevo un titolo che fosse evocativo e che trasmettesse immediatamente un senso di urgenza e determinazione. Sandro è disposto a fare qualsiasi cosa per scagionare il suo amico Leone, che professa la sua innocenza da dietro le sbarre. Questa frase rappresenta una promessa, un impegno profondo e personale di Sandro verso Leone; è una dichiarazione di lealtà, amicizia e coraggio, che rispecchia il tema centrale del romanzo: la lotta per la verità e la giustizia contro ogni avversità. Inoltre, il titolo suggerisce anche un senso di intrappolamento e liberazione, elementi chiave della trama che vengono esplorati in vari modi nel corso della narrazione. In sintesi, possiamo considerare ‘Ti tirerò fuori di qui” un viaggio emotivo e fisico che il lettore compirà insieme ai personaggi principali.

Perché i lettori dovrebbero leggerlo? Puoi darci qualche indizio?

Perché la storia è originale e allo stesso tempo attuale, e credo di essere riuscito a tessere una trama che terrà il lettore attaccato al libro fino all’ultima pagina.

Ti tirerò fuori di qui è molto più di una semplice storia di suspense. Tra le sue righe si dipanano intrecci, si affrontano situazioni e si esplorano temi universali come l’amicizia, la lealtà e la lotta per la giustizia.

La storia non solo cattura l’attenzione con i suoi colpi di scena e la sua trama avvincente, ma catapulta il lettore nella vita dei personaggi, tra le loro vicissitudini, facendolo così spettatore della nascita e nella rottura di legami, il tutto sullo sfondo di una città magica come Roma.

Ho cercato di caratterizzare al meglio tutti i personaggi, sia i buoni sia i cattivi, perché è fondamentale per chi lo legge riuscire a immedesimarsi sia negli uni che negli altri. Non è importante il genere, o che l’eroe sia il buono o il cattivo, l’importante è l’essere umano con tutte le sue sfaccettature. Lo svolgersi della vicenda lascerà spesso il lettore stupito, a volte angosciato, a tratti però regalerà sorrisi ed emozioni, e a mio avviso tutto ciò “vale il viaggio”.


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