La collana Spasmo Video di DigitMovies Cinema, dedicata alle produzioni gore underground e il più delle volte non poco estreme, mette a segno un altro colpaccio rendendo disponibili su supporto dvd The headless eyes e Witchdoctor of the livingdead.
Già, perché stiamo parlando di due titoli tutt’altro che recenti che per la prima volta ottengono una distribuzione nel nostro paese, grazie a questi due dischi digitali che li propongono nelle versioni originali sottotitolate in italiano.
The headless eyes (1971)
Scoperto da una donna mentre cerca di rubarle denaro all’interno della sua abitazione, un artista squattrinato viene aggredito dalla stessa che provvede a cavargli un occhio; con la conseguenza che, impazzito e armato di cucchiaio, comincia ad andarsene in giro attuando una sequela di omicidi culminanti proprio con l’asportazione dei bulbi oculari delle vittime.
E sono proprio questi ultimi il piatto forte di una oltre ora e dieci di visione che, prodotta sotto pseudonimo Ron Sullivan dall’Henri Pachard attivo quasi esclusivamente nell’ambito del porno, rappresenta il debutto dietro alla macchina da presa per Kent Bateman, poi regista anche nelle serie televisive Casa Keaton e La famiglia Hogan. Una oltre ora e dieci di visione dalla follia del protagonista ulteriormente accentuata dall’onnipresente e ossessiva colonna sonora e che, sicuramente influenzata dai lavori exploitation del padrino dello splatter Herschell Gordon Lewis (autore, tra gli altri, di Blood feast e Color me blood red), si immerge in squallide e atmosfere a sporchi ambienti metropolitani che sembrano anticipare elementi di cult quali The driller killer di Abel Ferrara e Maniac di William Lustig.
Con sezione extra che, oltre al trailer originale e ad un’introduzione a cura di Horror Dipendenza, offre il lungometraggio in versione widescreen.
Witchdoctor of the livingdead (1985)
La tranquilla comunità di un villaggio africano si affida alla guida di un parroco nel tentativo di fermare un diabolico stregone che, in possesso di potenti poteri magici, può trasformarsi in capra e far resuscitare i morti da scagliare contro chiunque finisca sulla sua strada.
Ed è proprio la cruenta vera sequenza dell’uccisione di una capretta ad essere inclusa in quello che, unica regia di Charles Abi Enonchong, è il primo film dell’orrore realizzato in Nigeria. Un film girato in formato vhs – con tanto di drop e difetti assortiti dell’immagine – che suscita non poca tenerezza per la povertà generale di mezzi destinata a testimoniare una forte amatorialità, rivelandosi un compendio di tutti gli errori che non bisognerebbe compiere quando si produce un’opera cinematografica. Si va infatti da riprese decisamente casalinghe ad attori incapaci, passando per trucchi degni di una festa di Carnevale, serpenti e scheletri palesemente di gomma e buchi e interruzioni continue di una colonna sonora grottescamente trionfante per quanto inadeguata alla tipologia di spettacolo. Tutti errori che, paradossalmente, rendono ancor più importante ai fini del collezionismo trash Witchdoctor of the livingdead, che è impossibile non annoverare tra i peggiori horror della storia della Settima arte.
Con il trailer originale e un’introduzione a cura di Horror Dipendenza quali contenuti speciali.
Lascia un commento