E’ uscito da poco “Sarajevo”, il nuovo album di Temperie. Un disco intimo e coinvolgente, abbiamo così deciso di scambiare quattro chiacchiere con il duo.

Temperie intervista

Nelle vostre canzoni si percepisce una profonda attenzione ai dettagli. C’è qualcosa di minuscolo o impercettibile in una delle tracce che solo voi sapete e che vorreste rivelare?


C’è una galassia di dettagli nel nostro dna musicale. Un amore macroscopico per la cultura e per la vita disseminato nel microscopico, negli atomi della tessitura vocale, nelle molecole delle dinamiche della batteria, in filigrana tra i versi delle canzoni. Sono canzoni per filologi dello spirito, per chi ama avventurarsi nelle profondità dell’essere umano, al suo meglio e al suo peggio.


Se “Sarajevo” fosse un colore o un’immagine, quale sarebbe e perché?


Sarebbe un colore sfumato, ma tendente al chiaro. Come canta Leonard Cohen, “And the dealer wants you thinking that it’s either black or white/ thank G-d it’s not that simple in my secret life”. La verità è sfumata, è relativa nel senso che comprende una reciprocità di molteplici aspetti. Allo stesso tempo, la verità ha qualcosa di radicale. Ad ogni modo, non crediamo nel Manicheismo, nella semplificazione e nel bias come state of mind perenne.


Il tempo sembra un tema centrale in questo disco, soprattutto in brani come “Questo tempo basterà”. Se aveste più tempo a disposizione, cosa fareste oggi come artisti?


Faremmo quello che facciamo ma per più spazio-tempo. Scriveremmo più canzoni, studieremmo di più e in maniera sempre più approfondita. In questa canzone, vogliamo dire una cosa semplice: non è vero che abbiamo poco tempo, non è vero che dovremmo vivere per sempre. Se facciamo tesoro del nostro tempo, saremo padroni di noi in un senso preciso. Padroni di noi stessi di fronte alla morte.


Le vostre canzoni raccontano la resilienza e la rinascita. C’è un momento nella vostra vita o carriera che rappresenta per voi una vera rinascita?


R: La mia vita è scandita da innumerevoli rinascite. Tutto quello di cui canto è il tentativo di trasformare in “rinascita” gli errori, le cadute, i fraintendimenti, le falsità che contribuisco a diffondere con la mia inesperienza e ignoranza.

E: Vivo sempre come una rinascita le volte in cui ci si guarda negli occhi con una persona a cui teniamo e ci diciamo che cosa non sta funzionando nel nostro rapporto, con totale umiltà e sincerità. Come tra l’altro è successo di recente all’interno di Temperie, in cui si mischiano in maniera indistinguibile vita e carriera.


Qual è il momento più bello e quello più difficile che avete vissuto mentre lavoravate a Sarajevo?


R: Tra i tanti, cito un momento in cui ho praticato la meditazione Metta durante uno dei miei ritiri. Mi sono commosso con una qualità di presenza mai provata prima. I momenti più difficili per me sono quelli dove la pietra che cerco di portare sul monte mi cade e rotola di fianco. Momenti di dolore e sollievo. In particolare, è non aver saputo trovare un’altra forma di sollievo che mi ha messo in difficoltà alcune volte, generando un dolore esponenziale, in un certo senso, morale.

E: Alcuni dei momenti più belli sono quando capisco fino in fondo i testi delle canzoni. Non essendo l’autore delle parole sono in effetti il primo ascoltatore ed interprete e come tale ho bisogno di tempo per digerirli e capire poi come intervenire praticamente sul pezzo.

Alcuni dei momenti più difficili sono quando mi rendo conto che la musica è solo una parte del lavoro che abbiamo da fare e non sentirmi all’altezza di ciò che è il music business, che tutto è tranne che creazione, mi fa sentire in difetto, come se non riuscissi mai a fare abbastanza per diffondere le nostre canzoni.


Qual è il più grande sogno legato a questo album che sperate di realizzare?


R: Arrivare al massimo numero possibile di persone che possano apprezzare il nostro “cuore messo a nudo”, parafrasando Baudelaire.

E: Condivido la risposta di Riccardo e aggiungo che spero davvero che questo lavoro possa aiutare qualcuno a conoscersi meglio, o almeno a fargli venire la voglia di farlo.

https://www.instagram.com/temperie_


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