Chiamata “trilogia dell’alienazione”, oppure “trilogia esistenziale” o anche “trilogia dell’incomunicabilità”, quella a cui Michelangelo Antonioni diede inizio nel 1960 con L’avventura rappresentò a conti fatti una nuova esperienza filmica per il cinema italiano, immergendo la macchina da presa in un universo borghese che allora pulsava tra le esistenze proletarie del paese. Il primo tassello di…