Giunto al ragguardevole traguardo delle novantaquattro primavere, cinquantatré delle quali spese ad assimilare in cabina di regia lo scavo interiore fornito dai ritmi gravi ed empatici dell’aura contemplativa insieme all’incontestabile charme del franco tiratore della settima arte pure, se non soprattutto, nelle previe vesti d’interprete solido ed eminentemente asciutto, ben lungi quindi dal premere il…