Deciso ad appaiare lo spirito di verità rinvenibile nell’approccio semidocumentaristico alla virtù malincomica di far ridere amaramente e di far riflettere ironicamente, per andare oltre i limiti dei meri esercizi calligrafici ed esibire una scrittura per immagini carica di senso, l’ambizioso regista afghano Babak Jalali antepone in Fremont, come nel previo Radio dreams, lo spessore…