Anche quest’anno “Il premio Vincenzo Crocitti International”, ideato e coordinato da Francesco Fiumarella, ha premiato artisti di alto livello. Fra questi, fra gli emergenti, anche Federica Santuccio. In questa intervista un ringraziamento speciale a Fiumarella e l’emozione provata nel ricevere questo premio ambizioso e prestigioso.
INTERVISTA A FEDERICA SANTUCCIO
Ciao Federica, ben trovata su “Mondospettacolo” . Sei fra la rosea dei premiati del “Premio Vincenzo Crocitti International” dell’ultima edizione come scrittrice ed attrice. Perché pensi di essere stata premiata? Che cosa, secondo te, ha colpito la commissione del tuo lavoro? Che cosa ti senti di dire al direttore Francesco Fiumarella e a tutta questa magnifica organizzazione?
Ciao Sara, grazie per questa intervista. Faccio ancora fatica a realizzare di aver ricevuto un Premio così prestigioso. È stata una serata all’insegna del cinema e dell’arte, ricca di tante sorprese. Penso di aver conquistato questo premio, perché vivo da sempre l’arte come una vocazione, con estremo sacrificio ed amore, metto sempre a nudo la mia anima, credo questa sia stata una componente importante, visto che la società di oggi ci impone degli standard. Sono stata premiata per il mio terzo libro “Tu, Artista” un libro che ho scritto sotto forma di diario, che permette al lettore di leggere e di scrivere allo stesso tempo i propri pensieri. Forse anche questa particolarità ha colpito la commissione. Per quanto riguarda il Direttore Artistico Francesco Fiumarella, posso solo esprimere la mia gratitudine e stima per aver dato anche a noi giovani la possibilità di emergere come Artisti, ideando un premio meritocratico. Questo valore è fondamentale nel nostro settore, Fiumarella che ho avuto il piacere di conoscere di persona è la prova che l’umiltà porta grandi soddisfazioni, è un uomo incredibile. L’evento è stato organizzato in modo eccellente, e il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno lavorato anche dietro le quinte.
A chi dedichi questo premio? Se tu potessi incontrare Vincenzo Crocitti, che cosa gli diresti?
Questo premio lo dedico come ho scritto nel libro alle persone fragili, emarginate che abbracciano la solitudine come fosse amore, e per una volta a me stessa, perché sono arrivata a questo con le mie forze senza scorciatoie, la cosiddetta gavetta. Se avessi avuto il piacere di conoscere il grande Vincenzo Crocitti gli avrei detto grazie, perché è stato l’esempio di come si raggiungono grandi traguardi senza perdere di vista l’umiltà e la gentilezza, senza sentirsi mai arrivati. Perciò ricevere un premio in sua memoria è un onore indescrivibile.
Il premio Crocitti porta fortuna: un sogno nel cassetto?
Stavolta lo dirò! Mi piacerebbe molto tornare in tv, ho iniziato all’età di 15 anni su Rai Uno nella trasmissione Festa Italiana di Caterina Balivo, come cantante, adesso dopo 17 anni, mi piacerebbe recitare in un film o fiction Rai, ma allo stesso tempo mi ritengo fortunata nel mio piccolo di aver recitato per il cinema.
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