La scrittrice di romanzi gialli Marta Brioschi, in occasione dell’uscita del suo nuovo libro “Ballo in fa minore”, ha organizzato un gioco interessante e coinvolgente, che farà immedesimare il pubblico in una cena con delitto nei ruggenti anni Venti. L’evento è in collaborazione con “Mystery, il gioco delitto”.

L’autunno si apre con una cena, un delitto ed i suoi intrighi da risolvere. Parliamo della location? Roma… ovvero? Un locale oppure sarà itinerante? Se si può svelare…
Abbiamo scelto un appartamento in uno splendido palazzo liberty di zona Prati, questo perché la storia è ambientata negli anni’20 e l’atmosfera è fondamentale per la buona riuscita del gioco. Come i miei lettori ben sanno, io ci tengo molto all’immersività della narrazione e infatti ho chiesto anche ai partecipanti di vestirsi a tema.

Quanto della sceneggiatura che hai messo in campo attinge a piene mani dal romanzo? Che sia un modo alternativo per “leggere” un libro… viverlo?
Purtroppo non ho avuto tempo per creare io stessa l’intreccio, quindi mi sono affidata a dei professionisti che preparano dei copioni meravigliosi venduti on-line e conosciuti sotto il brand di “Mystery Il Gioco-Delitto”.

In stile anni venti… ovvero? Cosa ci si deve aspettare?
Questa è la sinossi del gioco-delitto ambientato in un lussuoso hotel che aspetta i miei partecipanti a Roma: “La regina dei salotti londinesi, Lady Thora Drake, sta trascorrendo qualche giorno fra i lussi del celebre St. Regis Hotel, in compagnia della sua famiglia. tutto sembra perfetto, ma l’apparenza inganna…”
Ogni partecipante interpreterà un diverso personaggio e tra questi, naturalmente, ci sarà anche il colpevole. Le indagini saranno affidate a ciascun partecipante che indagherà individualmente e colui o colei che si avvicinerà di più alla soluzione vincerà il gioco. Naturalmente potrebbe vincere anche il colpevole se riuscirà a sviare le indagini senza forzare le regole di gioco.

E i personaggi da interpretare? Chi sceglie chi?
I partecipanti li ho scelti io, ma siccome non conosco le persone, l’unico criterio è stato il genere e la fascia d’età.

Le iscrizioni sono ormai scadute… adesioni? Ad oggi quanti parteciperanno?
Le adesioni sono scadute a fine agosto e sono state una trentina, ma parteciperanno 7 donne e 5 uomini.

Come mai hai deciso di organizzare un evento del genere per promuovere l’uscita del tuo nuovo romanzo?

Questa domanda mi ricorda che nell’immaginario collettivo si ha questa idea molto romantica dello scrittore come qualcuno che vive una vita piuttosto ritirata e poco votata alla socialità, concentrandosi quasi unicamente sulle sue ricerche, oltre che sulla scrittura. Forse esiste, anzi esisterà di certo, anche questo tipo di scrittore-eremita, ma in un mondo interconnesso e condizionato (anche troppo) dai “social”, per un autore contemporaneo nonché “emergente” come me è difficile occuparsi solo di ciò che sa fare meglio e qualche puntatina al di fuori della propria zona di confort per promuovere il proprio “prodotto” lo deve pur fare, ogni tanto. Dunque, a me, che sono ben lungi dal conoscere come dovrei gli strumenti social, piace sperimentare anche strade alternative, soprattutto quelle che prevedono il contatto umano. Inoltre, mi piacciono i giochi e amando i gialli… cosa potrebbe esserci di meglio di un “gioco-delitto”? Ho partecipato alle prime “cene con delitto” ormai parecchio tempo fa – la primissima in Inghilterra negli anni Ottanta – quando erano una novità e le compagnie di attori che le proponevano erano poche e ben formate, poi nel tempo mi sono disamorata del genere perché divenuto ormai dozzinale come una recita nei villaggi turistici. Oggi conosco solo una società che propone prodotti di altissima qualità ambientati in ville stupende, o in musei. Si tratta di esperienze immersive e coinvolgenti, dove però i partecipanti restano comunque solo degli osservatori chiamati a formulare delle ipotesi su un caso d’omicidio, come si trattasse di un Cluedo in 4D. Poi, una decina di anni fa, per caso, ho scoperto dei geni, permettetemi l’iperbole, che propongono copioni di gioco scaricabili on-line. Anno dopo anno hanno aggiunto nuove storie, giocabili con un numero variabile di partecipanti ovunque si decida di giocare. Con questi copioni, si ricevono anche le schede di ogni partecipante e sono appunto gli stessi partecipanti al gioco, e non più degli attori protagonisti, a “recitare” mentre indagano sui fatti ed è sempre uno dei partecipanti a indossare i panni del colpevole con lo scopo di sviare le indagini. Ovviamente il tutto nel rispetto di poche ma ben formulate regole di gioco.

Ho giocato con partecipanti diversi a un paio di queste storie e devo dire che il divertimento è assicurato anche perché, per rendere più coinvolgente il gioco, viene chiesto ai partecipanti di vestirsi in modo consono al personaggio che s’interpreta, con risultati a volte davvero sorprendenti!

L’evento di settembre è un esperimento volto a tracciare nuove strade per la promozione dei miei libri, ma anche e soprattutto un mezzo per interagire direttamente con il mio pubblico in un contesto diverso da quelli istituzionali.

Hai già partecipato ad una cena con delitto? Se sì, cosa ti ha affascinato dell’esperienza?

Come dicevo prima, sì. Mi ha affascinato principalmente la possibilità di far vivere una storia, darle in qualche modo maggiore profondità, assegnando un volto e un corpo ai personaggi con cui potersi confrontare, seppur nella finzione, intrecciando con loro un dialogo reale.

Credi che l’organizzazione di questo gioco sia un buon modo per interagire con il tuo pubblico?

Assolutamente sì, diversamente non avrei scelto questa formula. Inoltre, c’è un altro aspetto che trovo importante, nella scelta che ho fatto: la mia cifra stilistica è la capacità di rendere totalmente immersiva la lettura dei miei libri e se l’immersività dell’esperienza di lettura è la mia caratteristica distintiva, perché non scegliere allora un’esperienza di gioco immersiva, per proporre i miei libri?

Hai intenzione di organizzare altri eventi del genere?

Sicuramente sì, se otterrò il risultato che mi aspetto e ho già in mente anche copione, location e città. Spoiler: da Roma ci sposteremo a una città del nord d’Italia.


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