Loris Comelli è nato in Brasile (a Uniao Dos Palmares) il 16 giugno 1995. Viene poi adottato da genitori italiani e arriva in Italia l’11 settembre del 1996. In realtà era già insieme ai suoi genitori dal febbraio di quell’anno, ma a causa di un lungo sciopero dei giudici, la burocrazia lo ha costretto a rimanere in Brasile fino a
settembre. Ha frequentato il Liceo Classico a Vigevano e si è diplomato nel 2014 per poi iscriversi allo IULM di Milano e laurearsi prima in Comunicazione e poi in Cinema e Televisione con una tesi sull’autorappresentazione nei nuovi media digitali. La passione per il cinema, però, è nata molto molto prima. Si può quasi considerare che Loris sia nato con la telecamera in mano visto che fin dai primi anni si divertiva con suo padre ad usare la vecchia telecamera di famiglia per girare brevi filmati in casa. Un giorno, dopo aver visto insieme ai suoi genitori Profondo Rosso di Dario Argento, si è perdutamente innamorato di questo film e ha deciso di voler fare il regista. Era alle medie, nell’estate del 2007 o 2008 all’incirca.
CINEMA
Si è fatto comprare, quindi, una telecamera, ancora quelle con i mini dv, e insieme
ai suoi amici ha girato un film di 90 minuti dal titolo Incubo senza fine (2009). Un film horror super amatoriale con colpo di scena finale che è stato proiettato nel cinema del paese nel gennaio 2010 con un sold out. Da lì, ha continuato a girare amatorialmente, insieme ai suoi amici e compagni di Liceo, alcuni cortometraggi come La libellula (2011) e Ballo in maschera (2012).
Negli anni universitari ha girato altri cortometraggi amatoriali, compresi lavori per gli esami di Regia Cinematografica, come Hide (2018), Stanotte ti ho sognata (2018), Stella R. (2018), I sogni ardenti (2018) e He Leaves (2019).
Dopo la laurea nel 2020, ha girato il suo primo cortometraggio con un budget più
sostenuto, Vera (2020), un film biografico su Vera Coghi, una delle prime donne
imprenditrici agricole. Il film è scritto da Mattia Borgonovo e interpretato da Gabriella Zuccolo e Caterina Comeglio. Il film ha vinto il premio per la miglior colonna sonora, andato ad Andrea Ricotti, al Varese Film Festival e ha ricevuto il premio del LIONS VIGEVANO nel 2021.
Nel 2021 ha girato il suo secondo cortometraggio dal titolo Ammazzacaffè (2021), un thriller psicologico con protagonisti Fiore d’Aniello e David Paryla, il quale ha vinto il premio come Miglior Attore non protagonista all’AnimArt Film Festival di Napoli. A questo film è andato anche il riconoscimento per la miglior colonna sonora, di nuovo ad Andrea Ricotti. Il film è uscito nel novembre 2022 sulla piattaforma streaming WeShort, la Startup di Alex Loprieno che sta spopolando tra le piattaforme cinematografiche negli ultimi anni.
Nel 2024 ha iniziato a produrre una serie di “esercizi di stile”, cioè cortometraggi a bassissimo budget, molto sperimentali, che esplorano le possibilità che danno il cinema e i suoi strumenti. Il primo esercizio è The Liminal Journey Picture (2024), un film horror sperimentale che esplora l’estetica degli spazi liminali e delle backrooms.
TEATRO
Nel 2013 ha ideato un format di teatro attivo, cioè la Cena con delitto, che ha portato in scena a Ottobiano dal 2013 al 2021 con la sola interruzione del 2020 per la pandemia.
Nel 2017 ha fondato, sempre a Ottobiano, una compagnia teatrale (la Compagnia del Nipotino, che richiama un noto bar del paese). Con la compagnia ha portato in scena Lisistrata (2017), una rivisitazione in chiave dialettale dell’omonima opera di Aristofane; Ollivùd (2018) e Commedia Pop! (2019) entrambe commedie in dialetto.
TELEVISIONE
Dopo il tirocinio nel 2019 presso la redazione cinema del TG5 con Anna Praderio, è stato richiamato in Mediaset nel 2021 e ha iniziato a lavorare prima come
collaboratore e poi nel 2023 assunto come documentarista e ricercatore presso
NewsMediaset (quindi per Tg4, tg5, Studio Aperto e TgCom) e alcuni programmi
VideoNews come Fuori dal Coro.
Ecco la videointervista
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