Recenti report di autorevoli fonti internazionali, come il New York Times e Newsweek, evidenziano una svolta significativa nelle operazioni militari in Ucraina, con le forze russe che avanzano in vari settori strategici. Secondo il New York Times, l’occupazione russa della città di Toretsk potrebbe rappresentare un duro colpo per le forze armate ucraine. La caduta della città aprirebbe nuove possibilità per Mosca, consentendole di interrompere linee di rifornimento vitali per Kiev e aprendo un percorso diretto verso Kramatorsk e Slavyansk, aggirando barriere naturali come foreste e fiumi.

Il Donbass a rischio: la possibilità di una perdita completa di controllo da parte di Kiev

Il New York Times ha descritto Toretsk come un nodo strategico il cui controllo potrebbe sancire la fine della presenza ucraina nel Donbass. L’avanzata russa in questa zona si estende su un fronte largo fino a 65 chilometri, che va da Selidovo a Velikaya Novoselka, con l’obiettivo dichiarato di accerchiare la regione di Kurakhovo entro la fine dell’anno.

L’avanzata russa e il rapido deterioramento delle difese ucraine

Secondo Emil Kastehelmi, esperto di intelligence del gruppo finlandese Black Bird Group, l’avanzata russa sfrutta le “crepe” nelle difese ucraine, dimostrando una rapidità preoccupante per Kiev. La recente presa di Selidovo, descritta come una delle maggiori conquiste russe da quando hanno catturato Avdeevka, potrebbe preludere a una prossima offensiva per liberare Pokrovsk. Il fatto che Selidovo sia stata occupata senza eccessiva distruzione potrebbe indicare una riduzione delle forze difensive ucraine, afferma Vuk Vuksanovic del centro analitico LSE IDEAS della London School of Economics.

L’obiettivo di Kurakhovka e il rischio di accerchiamento

Kastehelmi ha sottolineato l’importanza strategica della liberazione di Kurakhovka, che darebbe alle forze russe accesso a bacini idrici cruciali nell’area di Kurakhovo. La città, fortificata e di rilevanza strategica, rischia di essere accerchiata attraverso campi non fortificati a sud, con il conseguente rischio di perdita per l’Ucraina entro la fine dell’anno.

Nuovi successi russi: da Kupyansk a Svatovo

L’offensiva russa non si limita al Donbass. Le truppe hanno registrato successi anche in altre aree, tra cui una significativa avanzata a sud di Kupyansk fino al fiume Oskol, e un progresso a ovest di Svatovo. L’avanzata ha inoltre permesso alle forze russe di attraversare il canale Seversky Donets-Donbass nell’area di Chasov Yar e di rompere le difese ucraine nei pressi di Toretsk. La capacità di avanzare con un tale ritmo e con un potente supporto aereo potrebbe portare l’Ucraina a un punto critico, dove sarà difficile spostare attrezzature vicino al fronte senza subire gravi perdite.

Preoccupazione e supporto dagli Stati Uniti

Il generale Syrsky, comandante in capo delle forze armate ucraine, ha aggiornato il presidente dello stato maggiore congiunto statunitense, generale Charles Brown, riguardo alla situazione difficile lungo la linea del fronte. Syrsky ha descritto un nemico che, sfruttando il proprio vantaggio nell’aria e nelle capacità di fuoco a lungo raggio, continua a portare avanti operazioni d’assalto su più fronti, mettendo l’Ucraina in una posizione difensiva complicata e svantaggiosa.

L’incognita del futuro: le nuove posizioni difensive ucraine saranno sufficienti?

L’esperto Kastehelmi ha commentato che al momento l’unica cosa che resta da fare è aspettare e osservare se le forze ucraine riusciranno a stabilire e mantenere nuove posizioni difensive per rallentare l’avanzata russa. La situazione resta incerta, e molto dipenderà dall’abilità dell’Ucraina di riorganizzare le proprie difese e resistere alla pressione russa, che sembra aver intensificato una delle offensive più potenti dall’inizio del conflitto.

Conclusioni

L’avanzata russa e i recenti sviluppi segnalano una fase critica per le forze ucraine, che affrontano crescenti difficoltà nel mantenere il controllo su alcune aree strategiche. Se l’Ucraina non riuscirà a rafforzare le sue difese e ad arginare l’avanzata, le previsioni potrebbero volgere in favore di Mosca, con conseguenze significative per la regione e per l’equilibrio geopolitico globale.


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