In un mondo musicale in continua evoluzione, DanyBoyGasato si distingue con il suo stile autentico e vivace. Con il nuovo singolo “Belandi”, l’artista genovese riporta alla luce le radici della sua cultura, intrecciando melodie pop e influenze rap in un brano che celebra la vita e le sfide quotidiane. Dalla sua Genova, DanyBoyGasato condivide la sua passione e il suo entusiasmo, trasmettendo un messaggio di speranza e spensieratezza. In questa intervista, scopriamo di più su di lui, sul significato di “Belandi” e sul percorso che lo ha portato a diventare una voce originale della musica indipendente italiana. Non perderti le sue riflessioni e la sua energia contagiosa!
1 – Puoi parlarci di come la tua identità culturale e il dialetto ligure influenzano la tua musica e i tuoi testi?
Allora, diciamo che io non canto in dialetto genovese ma con “Belandi” mi sono voluto divertire e giocarci intorno. I miei testi parlano di quello che vivo, che vorrei vivere e con la mia musica vorrei trasmettere il mio modo di essere “Gasato”. Come dico sempre: un minimo di “Gasatura” bisogna averla anche nei momenti di “Bratta”. Anzi, aggiungerei, soprattutto! Sarebbe troppo facile essere “Gasati” solo quando va tutto bene. Per chi non sapesse cosa volesse dire “Bratta” è un modo di dire tratto dal dialetto genovese che significa “È M*rda”!
2 – Qual è il significato di “Belandi” per te, sia a livello personale che in relazione alla tua comunità genovese?
La parola “Belandi” ha diversi significati, a seconda dell’intonazione che le diamo, e questo è uno degli aspetti unici della lingua genovese. Nella mia canzone, ho voluto giocare con questa parola e con ciò che può comunicare in diverse situazioni. In particolare, parlo dell’incontro con una ragazza che mi affascina e utilizzo “Belandi” in modo ironico per esprimere il mio stupore.
3 – Ci sono aneddoti o momenti particolari legati alla realizzazione di “Belandi” che ti piacerebbe condividere?
Innanzitutto, “Belandi” è una parola che fa parte della mia quotidianità. La uso soprattutto quando incontro persone, per esprimere la mia “gasatura” e contagiare anche gli altri. Il momento in cui l’ho scritta è stato particolare: stavo facendo il dogsitter a casa di un caro amico, Carlitos.
4 – Hai menzionato che la musica è un modo di esprimere ciò che senti dentro. Cosa stai cercando di comunicare attraverso “Belandi”? E come hai tradotto queste ispirazioni in musica?
Con la mia canzone, voglio trasmettere un senso di gioco, spensieratezza e “gasatura” attraverso la parola “Belandi”. In una situazione sentimentale che potrebbe essere descritta con maggiore pacatezza, ho scelto di darle un tono simpatico. La parola “Belandi” ha già una sua musicalità, ed è stato naturale ampliare questa caratteristica in una canzone. Grazie al suo lato spiritoso, sono riuscito a esprimere la leggerezza con cui ho voluto affrontare la situazione sentimentale.
5 – Quali sfide hai affrontato durante il tuo percorso artistico e come queste ti hanno influenzato?
Il mio obiettivo principale è stare bene facendo musica, e mi fa piacere sapere che la mia arte arrivi alle persone. Tuttavia, le sfide più grandi che ho affrontato riguardano soprattutto il riuscire a raggiungere un pubblico più ampio. Ci si mette sempre in gioco, ma la passione per la musica coinvolge tanti artisti, e non è sempre facile farsi notare, sia che si tratti di un concerto che di un provino per un talent.
Non mi abbatto, però; ho avuto le mie soddisfazioni e non le do mai per scontate. Ho provato a partecipare a “Amici” e, sebbene per poco non fossi stato scelto, sono anche un finalista regionale della 35esima edizione di Sanremo Trend. Solo aver avuto l’opportunità di partecipare è per me un grande traguardo.
6 – Come vedi il tuo percorso musicale evolvere dopo l’uscita di questo singolo? Hai già in mente nuovi progetti?
Sono sempre in evoluzione e ho diversi progetti in cantiere che usciranno a breve.
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