Mi piace molto la definizione di bellezza che ci da Libellule, il moniker di un progetto d’autore che pubblica un disco come “Nuovo Ordine” dentro cui mescola suoni e modi in cerca di nuove frontiere e vecchie denunce sociali. Un disco politico che nelle sembianze sembra fanciullesco, dagli strumenti giocattolo… sembra… l’elettronica al servizio di una creatività che non ci sta a fare la parte della massa… e non potevamo non parlare di bellezza!!!

Noi parliamo sempre di bellezza… per Libellule cosa rappresenta per davvero?
La bellezza è il divenire, la danza di degli opposti, la sofferenza della cozza che dalla sabbia crea la perla…

E come la cerchi…? E quando sai d’averla trovata?
La trovi vivendo, è ovunque dentro e fuori di te, la bellezza la senti, ma devi saperla cercare, come nel film American Beauty, non è la macchina e la bella ragazza poster, ma il momento, la foglia nel vento.

Questo disco: dalla faccia e dal nome assai di regime, dal suono fanciullesco e poetico. Due versanti opposti, quasi un ossimoro… vero?
Sì il disco ha un pò due facciate, un’apertura rigida, spartiacqua, ma come un cane che abbaia e poi si scopre il suo lato morbido,

E Libellule? Che significato porta con se questo moniker?
A me piaceva il bilanciamento delle lettere della parola, a posteriori ho scoperto che la libellula è un simbolo magico di nuovi inizi, legato all’equilibrio tra Aria e Acqua.

E dal Vietnam… che cosa hai riportato per questa musica?
Il Vietnam è stato un periodo di cambiamento, una canzone in particolare però, Ritorna – La sensazione sul tramonto ad attraversare la grande metropoli lungo il Mekong, la spensieratezza del movimento, in compagnia, il sole sulla strada della vita.


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