Massimiliano Donnari in arte MaMo proviene da un’ultima personale a Londra con l’Istituto nazionale di cultura che, dalla House of Lord è passata per gli Spring Studios, stazionando poi al 50° piano del One Canada Square. Una corale che ha descritto le sue evoluzioni materiche; in parallelo attestati di stima giunti anche da un sempre più fidelizzato star system internazionale.
Ma è un fuori Biennale ora ad ospitare fino al 30 agosto le sue opere, presso la mostra “James Castelli, Art & Design International” nell’ex chiesa lagunare di San Leonardo. L’artista umbro – già noto per le sue creazioni pop come le bottiglie di champagne Don Perignon e la sciabolata “Luxury brand” alla pompa Agip dalla quale escono diamanti al posto del greggio – si cimenta in una serie di Queen
Elizabeth che sono cavallo di battaglia sin dai tempi dei suoi esordi nel campo pittorico.
Sequela di Regine colorate che richiamano ad uno stile newyorkese anni ’80, omaggio ad una delle donne più iconiche del XX Secolo.
Consacrato di recente anche da Forbes, quale raro esempio di imprenditore poi sbocciato artista, MaMo proprio sulle pagine del prestigioso magazine alla soglia dei 7 anni di “metamorfosi” afferma: “Forse una sopita consapevolezza artistica che, latente e soffocata dai miei sempre più crescenti impegni aziendali, circa 7 anni fa, ormai esacerbata da un demone non più contenibile,
esplose. ùE, collateralmente alla mia consapevolezza, chi ebbe la “fortuita fortuna” di vedermi aborigeno artista all’opera, mi convinse ancor di più che dietro quel neonato artista ci sarebbe poi stata una fervida escalation materica e mediatica”.
E sull’imprenditore che coabita con l’artista Donnari spiega: “Non ho consapevolezza di quando realmente ciò sia maturato in me, se sin dalla nascita come uomo o dalla mia “seconda vita” d’Art Player; di certo però vi è una coabitazione in questo “attico umorale” di due persone distinte e
conniventi: l’imprenditore Massimiliano, lanciato e consapevole e l’art player MaMo, che permise e permette di notte come di giorno, la creazione e l’evoluzione del proprio mondo, in continua sperimentazione, anche materica! Credo infatti che la mia prima personale racconti tanto di ciò: INCOSCIENZA DELL’ESSERE!”
MaMo al MoMa? Chissà… “Il Massimiliano imprenditore avrà il suo spazio, ma sempre più paritetico all’arte; con obiettivi di crescita nel settore dove da decenni operiamo; attento alle nuove esigenze del settore, in costante contatto con i nostri stimati stake holder, con i quali cammineremo insieme anche in questo 2024.
Poi l’art player e quindi: #MaMoalMoMa; seguendomi, noterete che di sovente sovviene questo mio hastag, figlio di una umorale propensione verso obiettivi sempre più alti, prodotto umano d’una naturale volontà di concretezza riconducibile “al Massimiliano”. Londra diviene quindi un grande approdo internazionale, ma nel contempo, un punto di partenza verso altri orizzonti. STAY
TUNED”.
E noi aspetteremo!
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