Visto nelle sale cinematografiche italiane a fine Maggio 2024, approda in dvd sotto il marchio Mustang Entertainment Vincent deve morire, curiosa co-produzione tra Francia e Belgio diretta dall’esordiente Stéphan Castang.
Co-produzione che, con una candidatura agli European Film Awards, una ai César e due ai Lumière Awards, porta in scena una società distopica, sempre più violenta e individualista, spinta all’estremo.
Società in cui troviamo il grafico pubblicitario suggerito dal titolo, il quale, interpretato da Karim Lekou, viene improvvisamente colpito al volto mentre è sul posto di lavoro.
Un fatto assurdo e inaspettato che finisce per rappresentare soltanto la prima di una serie di aggressioni ai suoi danni da parte di chiunque incontri sul proprio cammino; come se la sua presenza scatenasse un raptus omicida in coloro che ne incrociano lo sguardo (perfino due bambini si trasformano in pericolosi avventori), per poi tornare in sé.
Ed è la cameriera Margaux cui presta il volto Vimala Pons a porsi presto al fianco del protagonista; man mano che, attraverso una lenta evoluzione narrativa, ciò che emerge dalla visione di Vincent deve morireè un clima di follia e paranoia che sembra portarci in un certo senso dalle parti de La città verrà distrutta all’alba, diretto nel 1973 da George A. Romero.
D’altra parte, il maestro del cinema dei morti viventi può tornare in un certo senso alla memoria anche nel momento in cui abbiamo un attacco in massa verso l’automobile di Vincent che richiama in maniera inevitabile alla memoria le situazioni tipiche del filone zombesco.
Come pure a trasmettere sensazioni di puro horror in fotogrammi è la sequenza in cui viene tirata in ballo un’autentica esplosione di violenza nel mezzo del traffico.
Con il trailer italiano quale contenuto speciale di questa edizione home video di Vincent deve morire, che qualcuno ha anche osservato potrebbe nascondere una certa allegoria relativa alla diffidenza nei confronti del prossimo diffusasi soprattutto in seguito alla pandemia da Covid-19.
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