Visto nelle sale cinematografiche italiane a inizio 2024, approda in blu-ray grazie a Plaion pictures e Universal The holdovers – Lezioni di vita, tramite cui il cineasta Alexander Payne omaggia la leggerezza e la libertà narrativa della Settima arte degli anni Sessanta e Settanta.

Decenni in cui era possibile vedere sul grande schermo piccole opere di nomi riconosciuti quali Hal Asby e Herbert Ross, che nella loro semplicità riuscivano a sfornare un senso filosofico della vita.

Quindi, richiamando al proprio cospetto il grande Paul Giamatti, già al suo servizio in Sideways – In viaggio con Jack, concretizza un lungometraggio ambientato durante le feste natalizie di inizio anni Settanta che ha per protagonisti un gruppo di personaggi appartenenti ad una facoltosa scuola del New England, dove tutti i rampolli delle famiglie maggiormente benestanti studiano. Qui insegna il professor Paul Hunham (Giamatti), docente dai metodi rigidi e sempre deciso a mettere in riga i propri studenti figli di papà; un metodo che si è subito fatto riconoscere tra le mura dell’istituto, tanto da rendere l’insegnante odiare da tutti, anche dai suoi colleghi. Con l’arrivo delle feste di Natale si sente obbligato a controllare i ragazzi che non potranno tornare a casa dai propri cari, prendendosi malvolentieri questa responsabilità che ritiene essere solo un gran fastidio. Tra gli studenti da tenere d’occhio vi è il ribelle Angus Tilly (Dominic Sessa), il quale, nonostante il suo buon rendimento scolastico, darà del filo da torcere ad Hunham, rendendogli il periodo molto più complicati del previsto.

A far loro compagnia e supporto c’è la cuoca dell’istituto, la donna di colore Mary Lamb (Da’Vine Joy Randolph), appena reduce dalla tragica morte del suo giovanissimo figlio, deceduto in azione nella guerra del Vietnam. Tre sagome che si confronteranno in numerosi battibecchi e confidenze varie, col solo scopo di uscire dalle festività portandosi qualcosa da ricordare nel tempo.

Caloroso affresco di un cinema che non esiste più da decenni, The holdovers – Lezioni di vita è un appuntamento obbligatorio per chi è in cerca di una visione che possa unire sapere e divertimento, un regalo che il regista Payne ci dona rendendoci partecipi di una descrizione umana ben accetta e calibrata alla perfezione.

Un’opera che vive di performance al di sopra della media, a cominciare da un Giamatti desideroso di rivalsa dopo diverse interpretazioni rimaste un po’ in ombra negli ultimi anni, qui veramente a suo agio nei panni di questo singolare protagonista dall’occhio sbilenco, ricco di pregi e di difetti ma cui non possiamo fare a meno di affezionarci. Come non possiamo non avvertire il coinvolgimento trasmesso dall’Angus di Sessa e dalla Randolph, insignita di un premio Oscar quale miglior attrice non protagonista. Altre nomination agli Academy Awards sono andate al film, alla piacevole sceneggiatura di David Hemimgson, al montaggio e a Giamatti stesso, tutto a conferma della qualità che uniforma The holdovers – Lezioni di vita.


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