Eagle pictures edita in blu-ray Hitman – Killer per caso di Richard Linklater, regista poliedrico e capace di cimentarsi in qualsiasi tipo di progetto, muovendosi sempre nell’ambito del cinema indipendente.

A partire dalla fine degli anni Ottanta, infatti, ci ha proposto una serie di pellicole che si uniformavano grazie al desiderio di sperimentare che ha sempre sfoggiato, senza mai perdere forse un briciolo di creatività: lo ha fatto con il giovanilistico La vita è un sogno come con il celebrato Prima dell’alba e i suoi due sequel, per poi passare dal successo di School of rock a opere più sperimentali quali i lungometraggi d’animazione Waking life e A scanner darkly – Un oscuro scrutare, fino al premiato Boyhood.

Nel 2023 Linklater ha deciso di di volgere il proprio sguardo verso la commedia nera, prendendo come spunto un fatto realmente accaduto e come genere il crime poliziesco, con protagonista l’acclamato giovane talento Glen Powell visto in Tutti tranne te e Top gun: Maverick, qui anche sceneggiatore e produttore insieme al regista stesso.

Hit man – Killer per caso racconta la storia del mite e tranquillo professore Gary Johnson (Powell), il quale svolge il proprio mestiere con una certa passione tra i banchi di scuola. Solo che Gary, in verità, porta avanti un altro tipo di attività: lavora per la polizia come sicario sotto copertura, ovvero si finge killer per poter poi smascherare dei mandanti invischiati in attività criminali.

Una seconda vita che ben accetta e che sente perfetta per suo carattere tranquillo… fino a quando non conosce la bella Madison (Adria Arjona), ragazza che lo ingaggia per commissionargli l’omicidio del proprio marito. Con lei sente di avere un determinato feeling, sconfinando in una relazione fatta di tragicomiche situazioni, pericolo e anche sentimentalismo, con il costante rischio di perdere prima o poi la vita.

Linklater, dunque, attraverso Hit man – Killer per caso mostra una propria vena ironica che riesce a legarsi anche all’eredità lasciata dal cinema noir anni Cinquanta, sfoggiando la capacità di descrivere l’assurdità di cui è permeato il sottobosco criminale di determinate persone di ogni ceto sociale, che siano proletari o ricchi personaggi.

Una vera e propria commedia sui generis, che poggia su una ricca dinamicità e una follia di fondo decisamente vincente, uniformata in una scrittura che, pacatamente, mostra tutti i semi di assurdità della situazione in sé, come già accennato tratta da una storia vera descritta in un articolo del giornalista Skip Hollandsworth.

E Linklater riesce a delineare contemporaneamente un universo veritiero che mostra una società a dir poco allo sbando, supportato dalla performance vincente di un più che calibrato Powell in una parte brillante non priva di un certo senso del camaleontico, considerati i vari travestimenti che sfrutta per la sua particolare professione.


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