Tra i titoli cinematograficamente più attesi dell’estate 2024, è disponibile in blu-ray sotto il marchio Eagle pictures Alien: Romulus, diretto dal Fede Alvarez cui dobbiamo Man in the dark e il rifacimento 2013 de La casa.
Un nuovo tassello dello popolarissimo franchise fantascientifico che, a sette anni da Alien: Covenantdi Ridley Scott, porta in scena un plot destinato a collocarsi tra quanto visto nel capostipite firmato nel 1979 dallo stesso e il sequel datato 1986 Aliens – Scontro finale di James Cameron.
Un plot incentrato su un gruppo di giovani colonizzatori dello spazio che, rovistando nelle profondità di una stazione abbandonata, si trova faccia a faccia, come c’è da aspettarsi, con il sanguinario xenomorfo ideato dall’artista svizzero H.R. Giger.
E sono Cailee Spaeny, Archie Renaux, Isabela Merced, Spike Fearn, Aileen Wu e David Jonsson (quest’ultimo nei panni del sintetico di turno) a prestare i volti a questi ragazzi destinati a conferire ad Alien: Romulusil sapore di una rilettura young adult di quello che era stato fino ad oggi una saga che aveva fatto del machismo di taglio militaresco uno dei propri ingredienti principali.
Del resto, non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando della serie che ha provveduto ad introdurre una delle eroine più famose della Settima arte: il tenente Ellen Ripley dal volto di Sigourney Weaver, in questo caso assente mentre Alvarez che cerca di privilegiare il movimento in modo che lo spettatore venga coinvolto senza sprofondare nella noia.
E, se non manca di farsi sentire l’influenza proveniente dai sopra menzionati primi due film, è anche da Alien – La clonazione di Jean Pierre Jeunet che attinge chiaramente Alien: Romulus, spettacolo horror d’intrattenimento a stelle e strisce ad alto costo oltretutto attraversato da una buona tensione nella sua parte conclusiva.
Spettacolo horror che, con immancabile dose di splatter e un’ultimissima fase riecheggiante a suo modo i mondi infernali di Clive Barker, svolge in maniera evidente il principale compito di far nascere una nuova protagonista.
Per quasi due ore di visione in questo caso accompagnate nella sezione extra del disco da quattro tra scene alternative ed estese, nove minuti di conversazione tra Fede Alvarez e Ridley Scott (qui soltanto produttore), undici di dietro le quinte dello scontro finale con lo xenomorfo e le quattro parti che costituiscono Ritorno all’horror: la lavorazione di Alien: Romulus.
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