PRESENTAZIONE CON L’AUTORE

Sabato 16 novembre – ore 18

MONDADORI MA Bookstore

Corso Mortara 24 all’interno di Officine S

SINOSSI

Torino, 1884. Achille Sacchi è un giovane e determinato giornalista al soldo de “La Gazzetta Piemontese” che diventerà negli anni successivi “La Stampa”.

Su ordine del caporedattore, Achille deve produrre un’appendice su Giuseppe Turàt, controverso accademico dell’università sabauda, le cui teorie sulla natura del crimine destano un gran scalpore tra i pensatori del tempo. Scopo del Professore è infatti sconsacrare la teoria biologica del cosiddetto “nato criminale”, con tutte le pseudoscienze che questa dottrina si porta appresso. 

Riuscito ad avere udienza con lo studioso, Achille si ritrova ad avere a che fare con un individuo criptico, inusuale nei modi e negli abiti: un dandy tutto d’un pezzo che a seconda delle occasioni può apparire grazioso come un angelo o ammorbante come il demonio.

Nel corso di questi incontri, nel quartiere di Vanchiglia si consuma un crimine cruento. Viene rinvenuto il corpo di una bimba di dieci anni – capelli biondi e occhi cerulei – totalmente sfregiato da tagli e morsi. Due fori precisi e puliti sulla giugulare e un corpo che risulta anemico, privato di un’enorme quantità di sangue. Tra la gente inizia quindi a serpeggiare l’idea che un temibile vampiro si aggiri per le strade di Torino. 

Mentre le indagini proseguono il “vampiro” miete un’altra vittima e Turàt inizia a stilare un profilo ben preciso del colpevole, delineandone una personalità approssimativa avente alla base dei crimini commessi il contesto sociale di origine e gli impulsi psicologici.

Molte false piste vengono seguite, altri due delitti vengono consumati e un terzo viene tempestivamente interrotto. Quando tutto sembra perduto e la teoria dell’essere non umano sembra consolidarsi, Giuseppe Turàt giunge alla soluzione illuminata del caso, grazie a una congeniale trappola organizzata per sorprendere e arrestare il misterioso “vampiro”.

UNA REALTA’ ROMANZATA

Donato Sergi, classe 1991, originario di Barbarano del Capo, un minuscolo paese di meno di mille anime in provincia di Lecce, si è talmente innamorato della città di Torino e dei suoi misteri da decidere di condurre per oltre tre anni studi approfonditi sulla città, alla ricerca dell’ispirazione per un nuovo libro. 

“Il Vampiro di Vanchiglia” nasce da un reale fatto di cronaca risalente al 6 gennaio 1857. All’angolo tra via Vanchiglia e via Artisti viene ritrovato il corpo orrendamente martoriato di una bambina di nove anni, Angela Allaria, detta “la figlia del cieco” perché solitamente accompagnava un suonatore di organetto non vedente. La piccola è stata abusata e strangolata. Nonostante l’indignazione popolare l’autore del misfatto non verrà mai scoperto. 

L’autore racconta l’origine del testo e i punti cardine della narrazione

“Il Vampiro di Vanchiglia nasce dall’irresistibile attrazione per il lato oscuro della storia, del mistero e della scienza, intrecciata a un amore profondo per Torino. Città dalle atmosfere gotiche, ricca di vicoli e palazzi che sembrano sospesi nel tempo, elementi perfetti per creare un contesto intrigante e tenebroso; questo mi ha permesso di esplorare i confini tra realtà e superstizione, tra la scienza emergente e l’ignoto.

Achille Sacchi – il narratore – incarna la curiosità e l’ambizione dei giovani intellettuali dell’epoca. Seguendo il professor Giuseppe Turàt, si trova coinvolto in un’indagine che lo porta ad affrontare non solo un crimine terribile, ma anche a confrontarsi con il lato oscuro della natura umana e le pseudoscienze che, in quegli anni, influenzavano profondamente la società. 

La narrazione esplora inoltre il conflitto tra scienza e superstizione, intrecciando l’ambiente gotico con questioni etiche e filosofiche legate al determinismo e alla libertà individuale. Nel contempo i movimenti femministi emergenti si intrecciano al contesto storico e culturale della Torino umbertina, un periodo in cui il ruolo della donna nella società stava subendo importanti trasformazioni. La storia riprende questo fermento sociale, mostrando come la questione femminile influisca anche sugli sviluppi delle indagini e sulla visione del crimine. Le donne nel romanzo non sono infatti solo vittime o figure marginali, ma incarnano una forza sociale in trasformazione, cercando di emergere in un mondo che inizia a discutere, seppure con difficoltà, del loro diritto all’istruzione, al lavoro e alla libertà personale. 

LA CASA EDITRICE

Il libro è dal 15 ottobre in libreria per la collana Le Dalie Nere – Non solo gialli, diretta da Raffaella Catalano e Giacomo Cacciatore.

ISBN: 979-1254-88-129-3 

Prezzo di copertina: euro 18  


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