Lui è stato “il gladiatore sardo”, il più grande di tutti nel panorama calcistico italiano, denominato anche “il rombo di tuono del calcio”.
Stiamo parlando del compianto Gigi Riva, grande sportivo del nostro paese che ci ha lasciati all’inizio del 2024 e che, grazie alla sua prestanza e al talento con il pallone, ci ha regalato più di un ricordo indelebile nel mondo calcistico, tra partite vinte e momenti emblematici dell’Italia.
Prima della sua dipartita, il regista Riccardo Milani – autore di commedie di successo quali Come un gatto in tangenziale e Scusate se esisto! – gli ha dedicato nel 2022 un documentario esaustivo che scruta tutto il dicibile di questo grande sportivo, uomo all’apparenza semplice che, in mezzo al campo, riusciva a dare il meglio, più di qualsiasi altro giocatore italiano (e non solo).
Intitolato Nel nostro cielo un rombo di tuono, il documentario ci mostra innanzitutto un Riva anziano che, seduto sulla poltrona in casa, in Sardegna, pacato e rilassato ricorda tutte quelle parentesi importanti della carriera e della vita personale.
Dalla sua storia familiare al proprio rapporto con le terre natie, fino alla gloria nel mondo del pallone; prima al cospetto del Cagliari, con cui vinse il primo e unico scudetto della squadra sarda, poi addirittura in nazionale, con ricordi dolorosi come quello del grave infortunio avuto nel 1967 contro il Portogallo.
Una serie di storie e racconti alternati alle testimonianze di amici, conoscenti, colleghi e tifosi, chi tramite materiale d’archivio e chi attraverso interviste effettuate da Milani stesso; il quale, grazie alla sua opera, ci regala l’immagine di uno sportivo italiano a dir poco originale e più umano di quanto si potesse immaginare.
Nel nostro cielo un rombo di tuono è un film fiume (due ore e trentasette minuti di durata) sentito, che non intende ancorarsi sulla sola gloria calcistica del suo protagonista, spaziando in più argomenti e tirando in ballo pensieri e ideologie di un’epoca tricolore che non esiste più nell’abbracciare un periodo che va dalla fine degli anni Sessanta al decennio successivo.
Il tutto con una ricca colonna sonora comprendente Fabrizio De Andrè, Shout degli Isley Brothers e la Rabbia e tarantella di Ennio Morricone (dalla colonna sonora di Allonsafan prima e da quella di Bastardi senza gloria poi), il cui ritmo viene scandito e alternato ad un folkloristico ballo sardo che Milani gira e utilizza quale intermezzo per la storia del grande Riva.
Infatti, è anche della Sardegna che si parla, della rivalsa di un paese che negli anni Sessanta veniva visto con occhio diverso, diffidente, e che dopo l’ascesa di Riva stesso è cambiato agli occhi degli italiani.
Nel nostro cielo un rombo di tuono è quindi un’esperienza da vivere per fare il punto su un nostro passato attraverso la gloria del grande Gigi Riva.
Edito in dvd da CG Entertainment (www.cgtv.it).
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