Il Fantafestival, giunto alla sua 44ª edizione, è un evento di riferimento per gli appassionati di cinema fantastico in Italia. Per approfondire le novità di quest’anno, abbiamo intervistato Luca Ruocco e Marcello Rossi, figure chiave nell’organizzazione del festival.
Il Fantafestival ha una lunga storia nel panorama cinematografico italiano. Quali sono le principali novità che avete introdotto per questa 44ª edizione?
[Luca Ruocco]: Come sai ci piace arricchire sempre il Fantafestival con qualcosa di nuovo, qualche sorpresa per chi segue da tanti anni il festival del pipistrello e anche per avvicinare chi non ci è mai stato in questi 44 anni. Quest’anno le novità sono tante: innanzitutto il FantaPitch. Dedicheremo il primo momento della kermesse proprio all’incontro tra gli autori dei 13 progetti di corti e film fantastici selezionati e le produzioni che hanno risposto alla nostra chiamata. Altra importante novità della 44esima edizione saranno due masterclass tenute dai nostri due ospiti di punta: lo scenografo Antonello Geleng, David di Donatello per Dellamorte Dellamore, e lo sceneggiatore Zeph E. Daniel, co-autore del cult Society – The Horror. Inoltre ci sono dei “percorsi tematici” che uniscono alcuni dei titoli proposti: uno è legato proprio al film di Soavi tratto dal romanzo di Tiziano Sclavi e, oltre alla presenza di Geleng, coinvolge una mostra dell’artista Luca Musk, il docufilm Il tempo del sogno di Claudio Lattanzi e la proiezione in 4K del film cult del 1994, in collaborazione con CG Entertainment e Cat People.
Nella foto sopra: Luca Ruocco
La scelta della location è fondamentale per l’atmosfera del festival. Cosa vi ha portato a selezionare lo Spazio Scena come sede per quest’anno?
[Marcello Rossi]: Essendo il Fantafestival, almeno in questo momento, un festival non finanziato pubblicamente, è chiaro che per noi sulla scelta della location pesano molto questioni di budget. Comunque lo Spazio Scena aveva tutte le caratteristiche che cercavamo: è centrale, in zona Trastevere, è stato completamente ristrutturato e ha un impianto audio-video in grado di offrire proiezioni al top della qualità e poi ha un ampio spazio per la parte “live-social”, dove il nostro pubblico può fermarsi, conoscersi, scambiarsi idee e opinioni. Oltretutto, essendo un centro culturale gestito dalla Regione Lazio, non dobbiamo competere direttamente con la normale programmazione di un cinema, che in questo periodo è sempre molto affollata. E poi è la sede storica del Filmstudio, il primo cineclub italiano! In quello stesso luogo si sono tenute rassegne di cinema indipendente fin dagli anni ’70. Anche Luigi Cozzi, il nostro co-fondatore e presidente onorario, organizzava rassegne al Filmstudio.
Avete annunciato la collaborazione con Bugs Comics per la realizzazione del poster ufficiale. Come è nata questa partnership e cosa rappresenta il poster di quest’anno?
[Luca Ruocco]: Fantafestival e Bugs Comics avevano già collaborato nel 2018. Per quell’edizione il poster era stato firmato da Antonio Mlinaric. Appena rientrati nell’organizzazione del festival, la Bugs di Gianmarco Fumasoli è stato il primo partner che abbiamo ricontattato. Ne è venuto fuori un poster altrettanto bello, firmato da Federico Perrone, che in qualche modo rappresenta la colazione del perfetto amico dell’horror e della fantascienza! Un anticipo della tavola imbandita di presentazioni editoriali, proiezioni e incontri che abbiamo preparato per il pubblico del festival.
Nella foto sopra: Marcello Rossi
Il FantaPitch è una delle iniziative più attese. Può spiegarci come funziona e quali opportunità offre ai partecipanti?
[Marcello Rossi]: Per partecipare al FantaPitch era necessario inviare il proprio pitch, ovvero un proprio progetto per un lungometraggio o un cortometraggio a tema fantastico, al Fantafestival. Nel abbiamo ricevuti ben oltre le aspettative, 96. Dopo esserceli studiati tutti, ne avremmo dovuti selezionare solo 10, ma alla fine abbiamo voluto estendere un po’ questa occasione e ne abbiamo selezionati 13. I 13 selezionati avranno la possibilità di venire al Fantafestival il giorno di apertura e presentare in 10 minuti il loro progetto a una platea di società di produzione interessate al genere. Alla fine ci sarà anche un piccolo rinfresco per consentire a tutti di conoscersi meglio.
La giuria di quest’anno vanta nomi illustri come Fabio Frizzi, Brando De Sica e Silvia Moras. Come avete scelto i membri della giuria e quale contributo apporteranno al festival?
[Luca Ruocco]: Non potevamo desiderare giuria migliore. Fabio Frizzi non ha davvero bisogno di presentazioni: è un compositore e maestro d’orchestra leggendario, che ha firmato le colonne sonore di tantissimi film entrati nella storia del cinema, non solo in ambito horror, ma che è legato a doppio nodo alla filmografia di un genio come Lucio Fulci. Brando De Sica lo scorso anno è arrivato in sala con un film potentissimo, Mimì – Il principe delle tenebre, ed è un appassionato e un grande conoscitore di cinema di genere. Silvia Moras è una fine studiosa, un’esperta del genere fantastico assai colta, docente del Centro Sperimentale, restauratrice di pellicole, direttrice del PAFF!, il museo del fumetto di Pordenone. Tre ciliegine perfette per arricchire la nostra torta rosso sangue.
Avete previsto omaggi a figure importanti del cinema fantastico italiano, come Claudio Lattanzi. Cosa potete dirci su questi tributi e sull’importanza di ricordare tali personalità?
[Marcello Rossi]: La scomparsa di Claudio ci ha lasciato tutti senza parole, era un amico del festival e un assiduo frequentatore. Tra l’altro Claudio era stato anche presidente di giuria proprio nel 2018 nell’ultima edizione che avevamo curato io e Luca del festival, e in quell’occasione avevamo presentato la prima del suo documentario Aquarius Visionarius. Al di là di questo Claudio Lattanzi è stato uno dei protagonisti della scena dell’horror italiano, sia come collaboratore di Michele Soavi, sia come regista. Un suo omaggio era più che dovuto e il modo migliore per farlo era presentando il suo ultimo lavoro, Il tempo del sogno, un documentario realizzato insieme a Davide Pulici che racconta proprio quella golden age del cinema d’orrore nostrano.
La presenza di ospiti internazionali arricchisce il programma del festival. Chi saranno gli ospiti di quest’anno e quali contributi porteranno?
[Luca Ruocco]: L’ospite internazionale di quest’anno, come ti anticipavo, è Zeph E. Daniel, sceneggiatore di cult come Society – The Horror o Re-Animator 2 di Brian Yuzna. Verrà a Roma per tenere una masterclass sulla sceneggiatura per il cinema di genere. Porterà, inoltre, al Fantafestival due delle sue ultime fatiche: il film Girl Nexte il documentario The Darkside of Society, che racconta proprio della nascita del film di Yuzna e di quanto ci sia della biografia di Daniel al suo interno. Entrambi i film sono del regista Larry Wade Carrell. Per la presenza di Zeph dobbiamo ringraziare un grande amico e vecchio collaboratore del Fantafestival, che ora è un producer: Loris Curci.
L’altro ospite di quest’anno è italiano, come ti dicevo, ma altrettanto importante: Antonello Geleng che è un artista gigantesco e ha lavorato con tutti i nostri più importanti registi di genere, da Dario Argento a Ruggero Deodato, da Lamberto Bava a Sergio Martino. Senza contare le sue numerose collaborazioni con Federico Fellini.
In che modo il Fantafestival si propone di supportare e promuovere i giovani talenti nel campo del cinema fantastico?
[Marcello Rossi]: Innanzi tutto dandogli la possibilità di presentare in sala il proprio lavoro. Per ciascun filmmaker la proiezione in sala è o dovrebbe essere uno degli obiettivi principali. Il nostro concorso poi offre ai più talentuosi anche una buona occasione per acquistare visibilità, sia per i selezionati e ancor più per chi si aggiudicherà il Pipistrello d’Oro. Per quegli autori invece alla ricerca di una produzione, c’è il FantaPitch di cui abbiamo già parlato.
Quali sono le sfide principali che avete affrontato nell’organizzare questa edizione del festival e come le avete superate?
[Luca Ruocco]: Stiamo affrontando tutte le sfide – che ancora non sono finite – grazie alla famiglia di amici, esperti e collaboratori che hanno deciso di affiancarci in questo “ritorno a casa”. Dei giurati ti ho già detto, ma un lavoro fondamentale è stato quello del nostro comitato scientifico formato da Laura Da Prato, Paolo Gaudio, Roberto Giacomelli, Ludovico Lamarra, Luca Pernisco, Gilda Signoretti e Orsola Trevisan. Senza di loro il Fantafestival 44 non sarebbe stato possibile. Indispensabile è stato il lavoro della nostra social media manager Irene Scialanca. E ancora più forza ci hanno dato i nostri partner, li ringrazieremo tutti, uno per uno, durante la cerimonia di premiazione.
Guardando al futuro, quali sono le vostre aspirazioni per le prossime edizioni del Fantafestival?
[Marcello Rossi]: L’aspirazione principale è abbastanza semplice, continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto, ovvero portare avanti un festival che sia un punto di incontro e di riferimento per tutti gli amanti del cinema fantastico e continuare a promuovere i giovani (e anche meno giovani) talenti nel settore. Vedremo in base a come andrà quest’anno se lo Spazio Scena potrà diventare un’altra delle sedi fisse del Fantafestival, magari affiancato da una sala più grande per eventi più importanti. Poi ci sarebbero anche progetti più ambiziosi, ma di quelli ne riparleremo più avanti.
Lascia un commento