Fuori dal 28 giugno “The Office”, il nuovo singolo di Fabiana Martone disponibile su tutte le piattaforme digitali. Un brano composto dalla stessa Fabiana Martone e Luigi Esposito e realizzato in co-produzione artistica con Mauro Spenillo per la Uànema Record.

Ed ecco alcune curiosità che ci ha svelato!

Intervista Fabiana Martone

Fabiana, puoi raccontarci come è nato il progetto del tuo nuovo singolo “The Office”?

Durante gli ultimi due anni in giro per l’Europa ho iniziato a mettere a posto tutti gli spunti per brani nuovi come Magic’-che è già uscito a fine marzo- che avevo collezionato nelle mie note vocali e appunti scritti.

Con Luigi Esposito, il mio infaticabile amico e socio musicale, abbiamo “messo mano” a questi spunti più o meno compiuti e abbiamo registrato dei provini; ne sono uscite un bel po’ di canzoni, e poi piano piano le abbiamo sistemate, le abbiamo fatte sentire a Mauro Spenillo e Mario Iappelli e abbiamo dato inizio alla produzione vera e propria

Quali sono state le principali ispirazioni musicali e tematiche per “The Office”?

Io parlo di persone che conosco molto bene, che fanno il cosiddetto lavoro d’ ufficio dalle 9 alle 18 e che in poche circostanze sono contenti appieno di fare; non tutti hanno trovato espressione completa alla loro capacità e ambizione, anzi a volte il lavoro di ufficio è solo quello che serve per avere uno stipendio. E ben venga … se rimangono persone serene e consapevoli. Solo che il tempo che rimane è un residuo di vita…

Com’è stato lavorare con Luigi Esposito e Mauro Spenillo nella co-produzione artistica del brano?

Luigi è davvero una persona fantastica, è un musicista disponibile con cui è bellissimo cercare soluzioni. Mi sta vicino da anni e scriviamo insieme delle canzoni che ci piacciono molto, e a sto giro canzoni che ci diverte assai pensare, modificare…

Gli sono molto grata perché non è facile avere un sodalizio cosi’ forte con un musicista, soprattutto per una rompico…oni come me !!!

Mauro è un elemento che fa da imprescindibile supervisione al progetto partecipando alle scelte di produzione che possano far si che le canzoni abbiano quel quid in più, essendo poi meno coinvolto nella scrittura riesce ad avere quel guizzo di chi guarda le cose più dall’alto, con meno affezione a delle soluzioni.

E poi c’è Mario Iappelli che fa invece una parte fondamentale, sostiene con entusiasmo il sodalizio poiché crede nella musica e anche nei miei pezzi e in me, nonché nella grande capacità di Mauro.

Uno squadrone… i cosiddetti Magici

Il videoclip animato di “The Office” è molto originale. Com’è nata l’idea di creare una simulazione di un videogiochi?

In realtà non ho pensato subito al videogioco… la prima cosa era fare un video e ho pensato a come potesse risultare qualcosa di divertente. Poi ho avuto il tempo di fare e rifare poiché, a causa di una frattura alla spalla sono stata fondamentalmente ferma e a casa, e con la mia manina dx bloccata nel tutore ho imparato ad usare il portale on line per creare questo cartone animato… è stato molto utile poi l’aiuto di Nadia Rubano, regista con cui collaboro da anni per tutti i miei ultimi video, compreso Magic’, e anche di Daniele Moretti, geniale fotografo e creator con cui sto collaborando da un po’.

Sei conosciuta per la tua versatilità musicale. C’è un genere o uno stile che ti piacerebbe esplorare in futuro?

Io voglio canta’ tutt cos’… e spesso mi hanno detto che la mia versatilità è un problema… pensa un po’

Sto cercando ancora la cifra che mi permetta di conciliare bene la produzione con la resa live che mi faccia stare comoda e mi faccia – e faccia – divertire ed emozionare

Oltre alla musica, sei anche un architetto e una pittrice. Come riesci a bilanciare tutte queste passioni?

Io sono una aggiustatrice di cose, non mi piace buttare, mi piace recuperare, spostare, accomodare spazi e cose… con le persone ho smesso. Mi piace gestire gli spazi, mi piace cucirmi i vestiti, farmi i gioielli, curare le piante e trovare la loro giusta collocazione, mi piace insegnare…

E sono riuscita a mettere tutto insieme, perché tutto ha la sua collocazione in un ordine di priorità dove non fatico più a decidere cosa debba essere un lavoro e cosa il resto.

C’è un aneddoto particolare legato alla creazione di “The Office” che vorresti condividere con noi?

Beh certamente potrei citare il fatto che ho finito la produzione con luigi seduto affianco al mio letto e io con braccio bloccato, occhio nero e costole incrinate… e insieme gestivamo da remoto le rec della chitarra di Francesco romano… è stato divertente… Francesco è andato al manicomio e noi ridevamo della situazione.


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