Con una carriera da regista ormai avviata grazie all’acclamata opera prima I predatori, che gli è valso il David di Donatello come miglior esordiente, il giovane attore Pietro Castellitto, figlio del noto Sergio, aggiunge con Enea un nuovo tassello ai suoi impegni dietro alla macchina da presa, consolidando l’occhio fresco di un giovane autore capace di parlare di determinate realtà capitoline.

Ciò che preme molto raccontare a Castellitto jr è la vita di una certa Roma bene, quella appartenente ai circoli sportivi e alle villette a schiera, delle feste notturne e della vita spericolata, contesto in cui vive il suo protagonista, interpretato dallo stesso. Protagonista che viene descritto in tutta la propria assurdità, tra confessioni bizzarre e attività fuori dalla norma, come lo spaccio di droga.

Infatti Enea, ragazzo benestante e figlio di uno psicoanalista (Sergio Castellitto) e di una conduttrice televisiva (Chiara Noschese), insieme al suo amico Valentino (Giorgio Quarzo Guarascio) non si dà solo alla pazza gioia tra festini e partite a poker nel circolo tennis che frequenta, ma decide anche di dedicarsi alla piccola criminalità, vendendo stupefacenti. La vita, però, sa essere imprevedibile, tanto che, quando determinate conseguenze arrivano a farsi vive, non può fare altro che affidamento sull’amore che prova per la bella Eva (Benedetta Porcaroli), conosciuta dopo una partita a tennis.

Grazie ad uno stile che cerca di inseguire una determinata perfezione tecnica e un linguaggio narrativo fuori dai canoni, Pietro Castellitto mette allora mano alla sua opera seconda consolidando quello sguardo oggettivo che ha della vita e quel totale distacco che crea con i suoi indescrivibili personaggi. Enea è un racconto sarcastico di persone vuote e prive di spessore, che punta molto sulla credibilità dei suoi attori e personaggi, in modo che lo spettatore non possa sentirsi pienamente distaccato dal racconto in sé. Per arrivare a tanto, nel descrivere il nucleo familiare del suo protagonista Castellitto jr decide di affiancarsi al padre Sergio e in più aggiunge il proprio fratello minore Cesare, giusto per delineare alla perfezione un’atmosfera sincera tra le mura domestiche; si avvale poi del supporto di altri volti noti al fine di condensare tale credibilità scenica, creando un elemento aggiuntivo alla qualità del film in sé.

Volti come la Porcaroli e la Noschese, più Quarzo Guarascio, un quasi irriconoscibile Matteo Branciamore, un intenso Adamo Dionisi. Sono solo alcuni degli attori che prendono parte a questo folle affresco che viene accompagnato dalle note di una colonna sonora pop e variegata spaziante da Heaven is a place on Earth di Belinda Carlise fino a Forever young, per arrivare alle italiane Bandiera gialla, Maracaibo, Maledetta primavera e Spiagge. Canzoni atte a scandire la spensieratezza di questi personaggi tragici e al contempo ridicoli.

Prodotto da Luca Guadagnino e candidato a sette Nastri d’argento (ottenendo il premio per il miglior casting), Enea è in blu-ray grazie a CG Entertainment (www.cgtv.it) con ventuno minuti di backstage quale contenuto speciale.


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