Il regista Emiliano Ferrera si prepara a stupire il pubblico con il suo nuovo film “Oltre il Confine”, uno spaghetti western moderno e innovativo, in uscita su Amazon Prime a Natale. Presentato in anteprima all’UCI Cinemas di Roma, il film è suddiviso in due episodi: “Black Town” e “Appuntamento a White Buffalo”, ciascuno con una propria storia e atmosfera, ma uniti da un filo conduttore comune. Ferrera rielabora il linguaggio classico del western, arricchendolo con uno stile visivo moderno e una narrazione audace. In questa intervista, il regista ci racconta la genesi del progetto, la scelta del cast, i retroscena delle riprese e il futuro del western italiano. Il film ha ricevuto una MENZIONE DI MERITO all’International Film Festival di Salerno 2024, unico festival a cui è stato presentato finora, con la promessa di partecipare a molti altri.

Emiliano Ferrera (Nessuno)


🌱 ORIGINI E ISPIRAZIONE

Come è nata l’idea di “Oltre il Confine”? C’è stato un momento preciso in cui hai capito che volevi realizzare uno spaghetti western?

Ciao Alex, sostanzialmente avevo il desiderio di raccontare due storie in due epoche diverse del vecchio e selvaggio west: la Guerra di Secessione del 1865 e la fine dell’epopea nel 1890. Così ho girato due episodi distinti per periodo storico e tipo di narrazione.

La truccatrice Anita Tafra

Nel primo episodio, “Black Town”, ho focalizzato la figura della donna in una veste insolita: quella di antagonista. Qui la donna incarna una cattiveria sovrannaturale in un periodo storico buio e maledetto.

Il secondo episodio, “Appuntamento a White Buffalo”, è un crepuscolare che sancisce la fine dell’eroe della frontiera americana. La protagonista è Libby Thompson, una donna forte e determinata. Questa scelta di mettere al centro la figura femminile è stata una scelta voluta e consapevole.

Giulia Morgani (Libby Thompson)

Quanto hanno influito maestri come Sergio Leone e Sergio Corbucci nella tua visione e in cosa hai voluto distinguerti?

Sicuramente Leone e Corbucci hanno influenzato la mia regia e il mio stile fin dall’inizio. Cito due loro capolavori che più mi hanno ispirato in “Oltre il Confine”: “Per qualche dollaro in più” e “Il grande silenzio”. Chi vedrà il film, capirà.

Giorgio Filonzi (Bill Moyer)

Il titolo “Oltre il Confine” ha un forte significato simbolico. Cosa rappresenta per te questo “confine”?

Il titolo ha un significato doppio: fisico e psicologico. È un omaggio a uno dei miei scrittori preferiti, Cormac McCarthy. Il “confine” rappresenta la soglia da superare, non solo fisicamente, ma anche mentalmente ed emotivamente.

Stefano Jacurti (Bat Mallory)


🎥 STRUTTURA E NARRAZIONE

Il film è diviso in due episodi: “Black Town” e “Appuntamento a White Buffalo”. Perché hai scelto questa struttura antologica?

Il filo conduttore che lega i due episodi è la figura della donna. Sarah Blinn (Luce Cardinale), Jane (Yassmin Pucci) e Libby Thompson (Giulia Morgani) rappresentano le varie sfaccettature delle donne del West. Ognuna di loro è diversa, ma determinante. Ho voluto dare spazio a queste figure femminili, spesso trascurate nel western classico.

Hai mai pensato di sviluppare ognuno degli episodi in un film a sé stante?

No, il film funziona bene così, come una ballata. Mi piace questa struttura “a cerchio”. Un racconto all’inizio e uno alla fine dell’epopea western.


🌐 CAST E INTERPRETAZIONI

Ferrera e Luce Cardinale (Sarah Bliin)

Parliamo del cast. Come hai scelto gli attori?

Avevo già in mente il cast in fase di scrittura. Ho cercato volti autentici, “facce giuste” per il western. Ogni attore è stato selezionato con cura. Gli attori alle prime armi come Cesare Montebovi, Vanni De Simoni e Franco Grossi sono stati straordinari. Le protagoniste femminili, Giulia Morgani, Yassmin Pucci e Luce Cardinale, hanno portato in scena personaggi di grande forza e spessore.

Yassmin Pucci (Jane)

Qual è stato l’attore o l’attrice che ti ha sorpreso di più sul set?

Sicuramente Giulia Morgani. Ha dimostrato una forza e una tenacia straordinarie. Girare a Campo Secco a dicembre con temperature gelide non è stato facile. Giulia ha interpretato magistralmente il suo personaggio, superando ogni ostacolo.

Giulia Morgani (Libby Thompson)


🌩️ AMBIENTAZIONE E SCELTE ARTISTICHE

Hai scelto le terre abruzzesi per le riprese. Perché?

Ho scelto Campo Imperatore e Campo Secco, terre che evocano il fascino selvaggio del west. Questi luoghi hanno già ospitato altri spaghetti western e film come “Keoma” e “Continuavano a chiamarlo Trinità”. Il paesaggio brullo e la natura incontaminata hanno dato al film un’atmosfera unica.

Frame girato a Campo Secco


🎵 MUSICA E COLONNA SONORA

Come hai scelto la colonna sonora?

Ho affidato la musica a Klaus Veri e Alessandro Giordano. Sono due artisti straordinari. Klaus ha creato una colonna sonora che è un personaggio aggiuntivo del film. La sua musica ha dato anima alle immagini.


🌐 DISTRIBUZIONE E USCITA SU AMAZON PRIME

“Oltre il Confine” uscirà su Amazon Prime a Natale. Quali sono le tue aspettative?

Mi aspetto che il pubblico apprezzi il nostro lavoro. Lo spaghetti western non è morto, anzi, ha ancora molto da dire. Grazie alla distribuzione di Green Film, il film uscirà in tutto il mondo.


🌟 FUTURO E NUOVI PROGETTI

Hai già in mente nuovi progetti?

Sì, sto scrivendo una storia profonda che tratta di umanità e amore. E non mancherà un altro western. Non mi fermo.


📚 MESSAGGIO AI FAN

Cosa vuoi dire a chi vedrà “Oltre il Confine”?

Guardate “Oltre il Confine” e riflettete. Molto di quello che vedrete è frutto di tanto studio. Anche con pochi soldi, si possono raccontare belle storie. Il West era povero, selvaggio e isolato, proprio come il nostro set. Ma da questa povertà, sono nate storie immortali.



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