E’ uscito a fine maggio “Oltre Adige”, il terzo singolo della trilogia di Elia Turra. Un brano dal sapore bucolico che racconta la vita dell’artista in una zona particolare di Verona e per l’occasione ci abbiamo scambiato due parole!
Elia Turra
Il tuo nuovo brano “Oltre Adige” conclude l’EP “Trilogia di Quartiere”. Cosa rappresenta per te questa trilogia e come ti ha permesso di esprimere la tua evoluzione artistica e personale?
Ciao ragazzi!
L’idea della trilogia nasce dopo essermi reso conto che avevo nel cassetto tre canzoni che parlano dei tre quartieri di Verona dove ho vissuto dalla nascita ad oggi. Da LSB, primo brano della trilogia, scritta pensando alla mia infanzia trascorsa nelle case popolari di San Bernardino, a Punk di Quartiere, influenzata dall’energia punk di Veronetta, dove ho vissuto dai 18 ai 30 anni. Arrivando all’ultimo singolo/capitolo “Oltre Adige” che parla del quartiere “Lazzaretto” dove vivo attualmente, dai miei 30 anni ad oggi che ne ho 34.
Le canzoni sono state scritte in maniera naturale e in tempi diversi, solo successivamente ho pensato che poteva essere una buona idea racchiuderle in una trilogia, perchè effettivamente vanno a riassumere il mio percorso di vita.
Questa trilogia è a tutti gli effetti un concept EP e va a raccontare il mio vissuto, le mie emozioni e sentimenti, a seconda delle esperienze raccolte nei luoghi dove ho vissuto.
C’è una frase nel film “Rocky balboa” dove Stallone recita “Io penso che dopo aver vissuto tanto in un posto, tu sei quel posto”.
Ecco, non potrei essere più che d’accordo, altrimenti non avrei nemmeno sentito l’esigenza di scrivere queste tre canzoni.
Il brano “Oltre Adige” parla di un ragazzo che si trasferisce dalla città alla natura. Quanto di questo racconto è autobiografico e come descriveresti la tua personale esperienza di trasferimento?
Come spiegato nella risposta precedente, tutti i brani della trilogia sono totalmente autobiografici e Oltre Adige parla della mia vita quotidiana ad oggi, nel presente.
Prima di quest’ultimo trasferimento, avevo sempre vissuto in quartieri urbani con la tipica routine quotidiana cittadina, in mezzo al traffico, il via e vai di gente, tutti di corsa per il lavoro, ecc.
Alla soglia dei miei 30 anni quindi, ho sentito il bisogno di trasferirmi in un luogo più tranquillo, in mezzo alla natura , dove , nel mio tempo libero, posso passeggiare in qualche campo o in riva al fiume col mio cane, rilassandomi e ascoltando buona musica.
Non a caso, il ritornello di Oltre Adige recita “Fuggo dal quartiere, dall’asfalto bollente, io cerco un po’ di pace, lontano dalla gente”
Hai avuto l’opportunità di aprire un concerto di Peter Doherty all’Apollo di Milano. Come è stata questa esperienza e in che modo ha influenzato la tua carriera musicale?
Peter è da sempre uno dei miei artisti preferiti.
Ascolto la sua musica da quando ho 14 anni, quindi posso dire di essere un suo grande fan da più di vent’anni.
Adoro il modo in cui scrive e i suona, ha davvero una bellissima poetica, e un’attitudine punk e Bohémien nel modo di esprimersi e di tenere il palco.
Va da sé che aver suonato il mio primo singolo “Giungla d’asfalto” per il suo pubblico, annunciato da lui stesso sul palco, è stato davvero un onore, oltre che ovviamente un’esperienza indimenticabile.
Prima di suonare in sua apertura, ho avuto modo di passare un po’ di tempo in sua compagnia nel backstage del locale, abbiamo parlato di musica, cinema e poesia…della nostra passione per i vecchi film noir in bianco e nero, delle nostre influenze comuni, e del mio percorso come cantautore emergente.
Il fatto che mi abbia chiesto di suonare per lui, dimostra quanto sia un’artista umile e altruista, cosa davvero rara di questi tempi.
Oltre alla musica, sei anche un poeta e hai pubblicato la raccolta di poesie “CAMPOFIORE”. Come riesci a bilanciare queste due forme di espressione artistica e in che modo si influenzano a vicenda?
CAMPOFIORE è la mia prima opera poetica, ed è stato per me un bel traguardo, in quanto era un progetto a cui ho lavorato per anni, finchè non è saltato fuori l’editore giusto, che ha creduto nelle mie poesie (Bonaccorso Editore).
Ho presentato il libro recentemente alla libreria “Il Minotauro” nel cuore della mia città (Verona) e l’evento è andato benissimo. Si sono presentate persino mie vecchie professoresse di scuola, che non vedevo da tantissimi anni, e avevano saputo dell’evento leggendo l’articolo sul giornale, è stato proprio un bel momento.
Per quando riguarda il legame della poesia con la musica, devo dire che è molto forte , in quanto le due cose capita che si incontrino spesso.
Chiaramente quando scrivo una poesia, sono più libero di esplorare e giocare con le parole, mentre quando scrivo il testo di una canzone sono più “vincolato” alla melodia del pezzo.
Ma è capitato spesso che molti dei miei versi, magari scritti anni prima, finissero in qualche mia canzone.
Quando la metrica viene rispettata, e i versi si incastrano bene con la musica, allora la cosa può funzionare.
Come artista emergente, quali sfide hai affrontato nel tuo percorso e quali consigli daresti a chi vuole intraprendere una carriera nel mondo della musica?
Io suono musica live da quattro anni abbondanti.
A livello di uscite sulle piattaforme digitali ho esordito però solo un anno fa, nel febbraio del 2023 col mio primo singolo “Giungla d’asfalto”.
Devo dire che per i pochi anni da cui mi sto mettendo in gioco, ho raccolto tante belle soddisfazioni, ma il percorso è ancora lungo e pieno di insidie, così come lo è la vita d’altronde.
Dietro ad ogni singola canzone,contenuto social, videoclip ecc, c’è un grande lavoro, frutto di impegno, sforzi e sacrifici.
Ci vuole una grande costanza e dedizione per mettersi in gioco con la musica, questo è poco ma sicuro.
Quindi, questo è l’unico monito che posso dare a chi sta pensando di iniziare un suo percorso musicale,
e cosa basilare ovviamente è avere delle canzoni valide in cui credere e su cui investire.
Guardando al futuro, quali sono i tuoi prossimi progetti musicali e letterari? C’è qualcosa di nuovo all’orizzonte che i tuoi fan possono aspettarsi?
Al momento sto promuovendo il mio ultimo singolo “Oltre Adige” e il mio libro di poesie “Campofiore”.
Ho alcuni eventi già fissati e aperti al pubblico, in cui parlerò delle mie poesie e suonerò le mie canzoni, mentre altri sono in definizione per questa estate.
Oltre a questo, sto continuando a lavorare in studio col mio produttore, dove sto registrando materiale nuovo per il futuro.
Non ho ancora idea di quando uscirà, per adesso mi concentro sul lato produttivo, visto che ho tante canzoni inedite su cui lavorare, e quando sarà il momento, ne annuncerò la uscita.
Per chi volesse restare aggiornato su tutte le mie novità, può seguirmi sui miei canali social instagram “elia_turrra”, youtube, tiktok, ecc.
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