Recensione del film

Titolo Originale: Assault on Precinct 13
Regia: John Carpenter
Anno di Produzione: 1976
Genere: Thriller, Azione
Durata: 91 minuti
Paese di Produzione: Stati Uniti

“Distretto 13 – Le brigate della morte” è un film thriller del 1976 diretto da John Carpenter, che rappresenta sicuramente uno dei suoi primi capolavori . La trama si sviluppa attorno ad un assedio notturno di una stazione di polizia in dismissione.

“Il 13 Distretto” (questo è il nome della stazione di polizia) è privo di telefono ed è situato alla periferia di Los Angeles.

In concomitanza dell’arrivo di un furgone che trasporta dei condannati a morte tra i quali il pericoloso criminale Napoleon Wilson (interpretato da Darwin Joston) e della comparsa di un uomo sotto shock che si rifugia nel distretto, la stazione di polizia si trova improvvisamente sotto assedio.

Napoleone Wilson si troverà quindi a dover combattere insieme al tenente Ethan Bishop (interpretato da Austin Stoker), e la segretaria Leigh (interpretata da Laurie Zimmer) per sopravvivere alla violenta ondata di attacchi da parte di una gang criminale senza nome, conosciuta semplicemente come le “brigate della morte”.

Il secondo film a basso costo scritto e diretto dal ventottenne John Carpenter, che ha anche curato il montaggio e composto le musiche, è un western travestito da poliziesco con un chiaro riferimento all’ultimo Howard Hawks. Il film riesce a trovare un felice equilibrio tra thriller e commedia, rinunciando a qualsiasi pretesa sociologica, e suggerendo un clima di tensione allucinata che sfiora l’onirico. Divenne un cult per la giovane critica degli anni ’70, conquistando una posizione di rilievo tra gli appassionati del genere.

Analisi e Commento (perché ci è piaciuto tantissimo)

Atmosfera di Tensione: John Carpenter eccelle nel creare un’atmosfera carica di tensione e suspense. La combinazione di musica minimalista, composta dallo stesso Carpenter, e la fotografia oscura contribuiscono a mantenere lo spettatore sul filo del rasoio per tutta la durata del film.

Regia e Sceneggiatura: Carpenter dimostra una maestria notevole nel raccontare una storia semplice ma efficace. La narrazione è diretta e senza fronzoli, focalizzandosi sull’immediata necessità di sopravvivenza dei protagonisti. La sceneggiatura, pur essendo lineare, è intrisa di momenti di alta tensione e dialoghi memorabili.

Personaggi Iconici: Il film è arricchito da personaggi ben definiti e iconici, come il carismatico e ironico Napoleon Wilson. Le performance degli attori, sebbene non di grande notorietà, sono convincenti e riescono a trasmettere un forte senso di realismo e disperazione.

Colonna Sonora: La colonna sonora elettronica composta da Carpenter stesso è un elemento distintivo del film. Le melodie semplici ma inquietanti aggiungono una dimensione ulteriore alla tensione già palpabile.

    Conclusione

    “Distretto 13 – Le brigate della morte” è un classico del cinema di genere, capace di combinare elementi di thriller, azione e suspense in modo magistrale. Nonostante le limitazioni di budget, John Carpenter riesce a creare un film teso e coinvolgente che ha influenzato molti lavori successivi. La forza del film risiede nella sua atmosfera, nei personaggi iconici e nella colonna sonora distintiva, rendendolo un must-see per gli amanti del cinema di genere.

    Valutazione finale: 10/10

    Fonti:

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