In arrivo nelle sale cinematografiche italiane il 27 Novembre 2024, è stato presentato alla stampa romana Oceania 2, nuovo lungometraggio di Walt Disney Animation Studios.

Insieme al regista Dave G. Derrick Jr. sono intervenuti in conferenza stampa alcuni dei doppiatori italiani del film: Emanuela Ionica, che presta la voce a Vaiana, Chiara Grispo, che interpreta la stessa Vaiana nelle canzoni, e Fabrizio Vidale, che dà la parola a Maui.

È vero che per Oceania 2 si era inizialmente pensato ad una serie tv animata, anziché ad un film per il grande schermo?

Dave G. Derrick Jr.: all’inizio l’idea della produzione era di fare di Oceania 2 una serie tv d’animazione, perché quando si è cominciato a lavorare al progetto c’era la pandemia, ma io volevo realizzare un film. Una parte di me ha un retaggio samoano, e questa pellicola è molto personale. Quando penso alla storia penso ad una cosa che vive, dovevamo ascoltare ciò che essa voleva. E, quando insieme alla produzione della Disney abbiamo visto il film per la prima volta, abbiamo preso una decisione all’unanimità: questo dev’essere proiettato sul grande schermo, come il primo capitolo.

C’è una bellissima battuta del lungometraggio che pronuncia nonna Tala: “Non smettiamo mai di scegliere chi siamo”. Quanto era importante e, soprattutto, questo aspetto del film come influisce su Vaiana e Maui?

Emanuela Ionica: É una cosa che riguarda tutti noi, e anche Vaiana nel film viene messa di fronte a delle scelte. Tutti noi abbiamo quotidianamente la possibilità di cambiare qualcosa come fa la protagonista. È un messaggio importantissimo quello contenuto nella frase di nonna Tala.

Chiara Grispo: Io penso che noi siamo le nostre scelte. Per esempio, nella mia vita artistica musicale qualsiasi scelta che opero determina il mio futuro, quindi siamo gli artefici del nostro destino.

Fabrizio Vidale: Essere sempre se stessi è la cosa migliore. Non sbagli mai, sei sempre in armonia con te stesso e con gli altri.

C’è un’ispirazione alle leggende della Polinesia o questi miti sono totale frutto della fantasia?

Dave G. Derrick Jr.: Nel primo film avevamo un control trust e c’erano le persone esperte delle isole dell’Oceania per la lingua, le storie e anche per i tatuaggi. Come ho già detto, questo film  è personale per il mio retaggio e ci siamo ispirati a tutte le storie di quei luoghi. La natura nel mondo di Vaiana è vivente, non c’è separazione e per me è molto importante. Tutti i nomi e i riti che sono presenti in Oceania 2, infatti, vengono da quella regione.

Se Vaiana fosse un personaggio della nostra realtà, che icona sarebbe?

Chiara Grispo: Vaiana è un personaggio che vive a contatto con l’oceano, e, come icona, mi viene in mente una campionessa di nuoto. Mi ricorda il film La ragazza del mare, che si rifà ad una storia vera.

Emanuela Ionica: Credo che Vaiana incarni l’icona di una leader, un personaggio empatico che riesce a dare una nuova visione in modo fermo, ma in maniera accogliente e femminile verso il proprio popolo, portandolo ad un livello di benessere superiore.

Fabrizio Vidale: Ammiro il personaggio di Vaiana, perché oggi, in un momento in cui abbiamo perso tutti i nostri principi fondamentali, quando vediamo una persona che li incarna vogliamo seguirla e desideriamo essere come lei. Dovremmo chiederci perché attualmente non ci sono tante icone come Vaiana nel nostro periodo storico. Per questo, però, sarebbe il caso di assumerci le nostre responsabilità.

In questo film è stato introdotto il personaggio di Matangi, e anche con una bella canzone. Avrà molto da dire anche in seguito?

Dave G. Derrick Jr.: È un semidio come Maui ed è ispirata a delle storie del Pacifico, ma non ad una leggenda in particolare. Matangi insegna a Vaiana che per trovare nuovi luoghi, mete, bisogna prima riuscire a perdersi, per dare a lei una lezione nuova. Ma allegoricamente è rivolta anche a noi, con Vaiana impariamo a perderci per ritrovare la magia.

Come si sono trovati i doppiatori, dopo otto anni, ad aver ripreso il contatto ciascuno con il proprio personaggio?

Chiara Grispo: Vaiana è molto importante per me. Si può dire che siamo cresciute insieme e, quando la guardo sullo schermo, rivedo tante cose di me.

Fabrizio Vidale: Sono rientrato nel mood del personaggio di Maui facilmente, perché, un po’, come carattere mi somiglia e mi ricorda anche Jack Black, che doppio ormai da venticinque anni.

Emanuela Ionica: Sono passati otto anni e in Oceania 2 Vaiana è diventata una donna, mentre nel primo era solo un’adolescente che cercava la sua strada. Adesso le è chiaro che deve affrontare un percorso per essere completamente se stessa e trovare la sua strada. Impara a perdersi. Io mi rivedo molto in lei.


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