Monia Cupellini è una mental coach instancabile, che in soli due anni ha scritto un libro, creato un progetto innovativo per l’empowerment femminile e fondato l’associazione “Attraverso nuovi occhi”. Ma il suo spirito non si ferma mai: con progetti sempre nuovi all’orizzonte, Monia continua a spingere i confini del cambiamento, ispirando e guidando le persone a trasformare le loro vite. In questa intervista, ci racconta come il suo approccio alla crescita personale sia alla base di successi straordinari e come la sua visione continua a evolversi per affrontare le sfide future.
Sin da piccola il tuo carattere ti ha permesso di affrontare le avversità della vita. Il tuo è un percorso sempre più in crescita. Quali sono, secondo te, le caratteristiche che contraddistinguono il tuo percorso formativo “Tu donna”, condivisibile al prossimo?
Il mio percorso formativo “Tu Donna” nasce dalla mia esperienza personale, affrontando con coraggio le difficoltà e trasformando le sfide in opportunità, questo è ciò che trasmetto alle donne: il coraggio e la capacità di vedere oltre gli ostacoli. Il percorso tu donna è unico perché integra la competenza di una psicoterapeuta è quella di una mental coach due figure professionali che lavorano in sinergia. La psicoterapia lavora in profondità sulle dinamiche emotive e psicologiche, mentre io, come mental coach, mi focalizzo sulla motivazione e sull’empowerment femminile, aiutando le donne a riscoprire la loro forza interiore a realizzare una vita che sentono di poter controllare.
Questo straordinario programma è stato progettato per unire tutti i puntini e offrire alle donne un’esperienza completa che le aiuti a sentirsi realizzate sotto ogni aspetto della loro vita. Nel cuore di questo progetto c’è l’idea che il benessere femminile non può essere affrontato solo in modo isolato, ma deve essere considerato nella sua interezza. Per questo motivo, “Tu Donna” si concentra su diversi ambiti cruciali, tra cui: formazione, prevenzione e salute, benessere fisico, mentale e alimentare, viaggi e cultura, cinema e teatro, nonché la tutela delle donne contro la violenza.
Inoltre, “Tu donna” offre un’esperienza culturale unica, con viaggi avventurosi e visite in luoghi iconici che ispirano la mente il cuore. Il progetto incoraggia anche la partecipazione attiva nel mondo dell’arte, con incontri dedicati al cinema e al teatro, che offrono alle donne l’opportunità di esplorare tematiche importanti e stimolare la riflessione.
Ciò che rende “Tu donna” veramente speciale è il suo impegno per la tutela delle donne contro la violenza. L’associazione si impegna a fornire supporto grazie alla collaborazione dell’associazione A.I.D.E. e la Fondazione Puzzilli, che offrono aiuto alle donne a proteggere sé stesse dall’abuso e dall’oppressione.
Organizziamo workshop, seminari e incontri educativi sulla prevenzione della violenza, fornendo alle donne strumenti pratici per riconoscere i segni di violenza e proteggere sé stesse e le proprie comunità. Questi programmi educativi promuovono la consapevolezza, l’empowerment e la sicurezza personale.
Collaborando con l’associazione A.I.D.E, si vuole fornire alle donne accesso a una vasta gamma di risorse, tra cui lo sportello a contrasto alla violenza sulle donne “Uscita di Sicurezza” gestito da Anna Silvia Angelini presidente AIDE Nettuno, associazione indipendente donne europee (contro la violenza sulle donne e di genere).
Inoltre, collaboriamo con la Fondazione Puzzilli per il progetto Agata, che garantisce alle donne una tutela concreta attraverso l’investigatore privato.
Il progetto “Tu Donna” dell’Associazione APS “Attraverso Nuovi Occhi” è un rifugio sicuro e solidale per le donne che cercano supporto e risorse per affrontare e prevenire la violenza. Ci impegniamo a fornire un ambiente inclusivo e compassionevole in cui ogni donna potrà trovare la forza e il sostegno necessari per vivere una vita piena e libera.
Inclusione: “Tu donna” rappresenta un’opportunità straordinaria per le donne di ogni età e provenienza di investire nel loro benessere e di realizzare il loro pieno potenziale grazie all’impegno e alla visione innovativa di Monia Cupellini. Questo progetto promette di trasformare la vita delle donne in meglio.
Oggi viviamo in una società dove l‘ immagine e i social sono al centro di tutto, che consigli vuoi dare a chi ti segue per andare oltre l’esteriorità?
Come Mental Coach, direi che l’immagine e i social possono essere strumenti utili, ma è fondamentale non farci definire solo da ciò che mostriamo all’esterno. Il mio consiglio è di coltivare una consapevolezza interiore più profonda, perché l’autostima autentica non deriva dai “like” o dall’approvazione esterna, ma dalla conoscenza di se stessi e della propria crescita personale.
Uno dei punti chiave è imparare a distinguere tra ciò che si vede e ciò che si è realmente. Non dobbiamo cadere nella trappola di vivere per l’apparenza o per soddisfare le aspettative degli altri punto bisogna lavorare e sul sentirsi in equilibrio con i propri valori, imparando a vedere i social come un mezzo per esprimere chi siamo virgola non per ottenere conferme esterne.
A chi mi segue, suggerisco di investire più tempo nello sviluppo personale, di imparare a vivere le emozioni in modo funzionale e di investire nelle proprie risorse, molto spesso inconsapevoli.
Questo tipo di lavoro su se stessi ci permette di capire cosa vogliamo veramente virgola di scegliere con consapevolezza le nostre azioni e di sentirci sicuri senza il bisogno di dimostrare nulla a nessuno.
Il tuo primo libro “Attraverso nuovi occhi” in breve tempo è diventato un cult. Di cosa parla?
“Attraverso nuovi occhi” e la mia autobiografia, un libro molto intimo che racconta il mio percorso di vita, delle difficoltà dell’infanzia fino a traguardi che ho raggiunto come Donna e come Mental Coach.
È una storia di crescita, di forza interiore, e soprattutto di speranza. Il libro parla della Monia bambina, che vive in una famiglia difficile, con un padre assente e una madre coinvolta in una relazione tossica, e di come, già da piccola, cercavo di vivere oltre le sofferenze, trovando sempre un’opportunità dietro ogni sfida.
Quello che rende unico questo racconto è il dialogo tra Monia e adulta, quella che sono oggi, e la Monia bambina, quella che cercava soluzioni per aiutare la famiglia nonostante le difficolta. In questo viaggio interiore, prendo per mano quella bambina e ripercorro insieme a lei tutte le tappe della mia vita: la violenza domestica, la mancanza di stabilita emotiva, ma anche la forza che ho sempre trovato negli amici e nelle persone care. Parlo apertamente delle lotte personali e familiari, come la tossicodipendenza di mio fratello Dino, e di come oggi, grazie alla sua forza di volontà, siamo riusciti a superare insieme questi momenti bui, tanto da andare a condividere la nostra esperienza nelle scuole per dare un messaggio di speranza.
Sei una donna attenta non solo a seguire il percorso di crescita interiore delle persone adulte ma anche dei più piccoli. Di recente ti sei avvicinata alle scuole.
Il mio obiettivo di entrare nelle scuole non è solo un obiettivo, ma un grande sogno che nasce dalla mia esperienza personale. Come racconto nel mio libro, da bambina non ho ha avuto la possibilità di studiare come avrei voluto, non perché non amassi la scuola, ma perché vivevo una situazione familiare difficile, con genitori che litigavano spesso, e per sfuggire a quelle tensioni uscivo di casa, perdendo il contatto con lo studio. Questo ha creato tante difficoltà nel mio percorso scolastico, ma non ne parlavo con nessuno nascondevo tutto. Oggi, avendo superato quegli ostacoli, il mio sogno è quello di aiutare i ragazzi a non fare lo stesso errore, a trovare uno spazio di ascolto e di dialogo.
I giovani di oggi affrontano enormi pressioni e problematiche familiari, e spesso non trovano le risorse o il coraggio per parlarne. Purtroppo, i notiziari sono pieni di storie di ragazzi che prendono decisioni estreme, come il suicidio o atti di violenza. Queste tragedie riflettono un vuoto di comunicazione e supporto, ed è per questo che credo sia fondamentale lavorare all’interno delle scuole. Voglio aiutare i ragazzi a sentirsi liberi di esprimere le loro difficoltà e a trovare in se stessi la forza per affrontarle.
Sono riuscita a fare il primo passo in questo sogno grazie alla presenza di Loredana Di Tommaso dell’istituto comprensivo Paolo Borsellino di Montecompatri, che è stata l’unica ad accogliermi. Nonostante avessi contattato tante scuole, è stata lei a darmi l’opportunità di presentare il mio libro e tenere un seminario che ha avuto un grande riscontro. Grazie a lei posso realizzare un progetto pilota nella sua scuola, che mi vedrà come docente per l’intero anno scolastico. Attraverso dei test valuteremo se il coaching può realmente apportare benefici nel contesto scolastico.
Quali sono i punti cardine quando lavori nelle tue master?
I punti cardine su cui mi concentro sono strettamente legati ai valori della persona, alla sua scala di priorità e ai criteri con cui mette in pratica questi valori nella vita quotidiana. Ogni persona ha una propria scala di valori fondamentali che influenzano le scelte e le azioni. Il primo passo è aiutare i partecipanti a identificare questi valori e a comprendere le regole che utilizzano per metterli in atto.
Un altro aspetto cruciale riguarda i bisogni. Non parlo solo dei bisogni primari della sopravvivenza, come mangiare o dormire, ma di quelli più profondi e legati all’identità personale, come il bisogno di sentirsi amati, apprezzati e riconosciuti. Molto spesso, il conflitto interiore nasce proprio da come cerchiamo di soddisfare questi bisogni. Spesso tendiamo a dipendere dagli altri per sentirci amati o importanti, quando in realtà il primo passo dovrebbe essere quello di trovare dentro di noi il modo per soddisfare questi bisogni.
L’approccio che insegno nei miei master è quello di capire che la responsabilità di soddisfare i propri bisogni spetta prima di tutto a noi stessi. Solo quando impariamo a nutrire il nostro valore e a sentirci completi senza aspettative esterne, possiamo realmente costruire relazioni sane e raggiungere un benessere duraturo. I criteri con cui scegliamo di attuare questi valori e bisogni sono fondamentali, perché influenzano ogni aspetto della nostra vita: dal lavoro alle relazioni personali, fino alla nostra crescita interiore.
Nel tuo percorso si affidano tante persone in difficoltà, persone che cercano la vera essenza di felicità, vuoi raccontarci un caso che hai seguito perseguendo un successo inaspettato?
Prima di raccontarvi questa storia vogli precisare una cosa, oltre ad essere una Mental Coach, sono anche master in PNL (Programmazione Neuro-Linguistica), una disciplina che studia come il linguaggio e i processi mentali influenzano il comportamento umano, aiutando le persone a modificare schemi limitanti e a raggiungere i propri obiettivi. Nel mese di marzo di quest’anno mi ha contattato un giovane di 24 anni, Fabrizio, che stava vivendo un momento difficile. Lui, che amava tanto viaggiare, dopo aver avuto un’esperienza traumatica su una montagna russa al buio, aveva sviluppato una forte paura di volare. Non riusciva più a prendere l’aereo, poiché la sensazione del vuoto e delle turbolenze lo metteva in seria difficoltà.
Sin da subito, Fabrizio ha dimostrato una grande determinazione nel voler superare questa paura e tornare a viaggiare. Con la PNL, si utilizzano tecniche specifiche per aiutare le persone a superare paure e blocchi emotivi, ma ci tengo sempre a precisare che la utilizzo solo in situazioni in cui è veramente appropriata, e sempre con grande attenzione. Quando ho conosciuto Fabrizio, gli ho suggerito di consultare anche una psicoterapeuta, visto che nell’associazione “Attraverso nuovi occhi” abbiamo una rete di professionisti. Tuttavia, lui ha voluto continuare con me, sentendo subito una connessione positiva.
Abbiamo iniziato a lavorare insieme, fissando un obiettivo: riuscire a volare di nuovo entro un anno. Nel coaching, la chiave del successo non è solo l’approccio del coach, ma soprattutto l’impegno della persona a mettere in pratica gli strumenti che noi Coach offriamo. Fabrizio è stato eccezionale: ha seguito ogni indicazione, ha lavorato su di sé e, dopo solo tre mesi, si è presentato nel mio studio dicendomi: “Coach, sono pronto a prendere l’aereo.”
Attenta anche a tematiche sociali e cause benefiche.
Oltre al mio ruolo di Mental Coach, ho fondato l’associazione “Attraverso nuovi occhi”, un progetto che rappresenta un sogno divenuto realtà grazie al supporto di persone speciali come Adolfo Lucia, che oggi ha il ruolo di Cordinatore di progetti, che mi è stato accanto fin dal primo giorno. L’associazione è nata per offrire sostegno, ispirazione e guida a chiunque desideri prendere in mano la propria vita e trasformarla in un capolavoro, indipendentemente dall’età, dal sesso o dalle circostanze. È un luogo dove chiunque affronti difficoltà o voglia crescere personalmente può trovare supporto e risorse per vedere il mondo con una nuova prospettiva.
In un’epoca complessa e incerta come la nostra, è facile sentirsi sopraffatti dalle sfide quotidiane e dalla paura del futuro. Tuttavia, crediamo fermamente che, anche in mezzo al caos, sia possibile trovare la forza interiore per superare le avversità e crescere. Ogni giorno è un’opportunità per rafforzare la propria resilienza, ed è questo il messaggio che l’associazione vuole trasmettere a tutti coloro che si rivolgono a noi.
Il nostro lavoro si basa su un percorso in otto passi, strumenti che mi hanno aiutato personalmente a evolvermi. Il primo passo, “Psycho-Coaching”, unisce la mia esperienza di Mental coach e quella della Dott.ssa Eleonora Campelli per lavorare sull’empowerment psicologico. Seguono poi passi dedicati all’equilibrio di vita con il nostro personal Traine Carlo Di Stefano e la Dott.ssa Antonella Catenazzo dietista specializzata nella scienza della nutrizione umana, prevenzione e benessere, fino ad arrivare al progetto “Tu Donna”, che si concentra sull’empowerment femminile e sulla tutela delle donne.
Inoltre, offriamo attività culturali come viaggi e laboratori teatrali, perché crediamo che esplorare il mondo e noi stessi sia fondamentale per crescere come individui. Abbiamo anche un programma chiamato “Metti in scena la tua vita”, guidato da Angela Pariota, che utilizza il cinema e il teatro come strumenti di crescita personale.
L’associazione, però, non sarebbe ciò che è oggi senza il prezioso contributo del team che mi accompagna. Alessandra De Andrea, che si occupa di tutto il merchandiser, siamo un gruppo di professionisti uniti da valori comuni come la collaborazione e il desiderio di contribuire al benessere degli altri. Inoltre, abbiamo una biblioteca virtuale diretta da Ilenia Simoni, un ponte tra il mio libro autobiografico e la crescita personale.
Molti si chiedono come faccio a gestire così tanti progetti. Fortunatamente, ho al mio fianco una straordinaria assistente, Simona Giampieri, che mi supporta in ogni passo di questo viaggio. Grazie a questa squadra, riusciamo davvero a fare la differenza.
Progetti futuri?
In merito ai progetti futuri, uno dei miei obiettivi principali è la creazione di un’accademia dedicata alla formazione di coach allineati ai miei stessi valori e principi. Vista la crescente richiesta di lavoro e di contributo che sto ricevendo, ritengo sia il momento giusto per fare un passo avanti in questa direzione. Oggi esistono molte accademie di coaching, alcune molto valide, ma poche realmente mettono in pratica ciò che insegnano, soprattutto in termini di coerenza.
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