Questa intervista mostra il punto di vista equilibrato e consapevole di Gloria Giacosa (MODELLA ED INFLUENCER) su temi attuali come la chirurgia estetica, l’uso dei social media e l’importanza dell’accettazione di sé.
Ciao Gloria! Grazie per essere qui. Cosa pensi della scelta di Michelle Comi di avviare una raccolta fondi per un intervento di chirurgia plastica? Ti ha colpito questa iniziativa?
“Grazie a voi! A essere sincera, non mi ha sconvolto più di tanto. Ho visto situazioni peggiori. Credo che Michela sia molto intelligente e che finga solo di essere superficiale per provocare e generare visibilità. Ha capito bene che gli haters possono diventare uno strumento di fama.”
Il crowdfunding viene spesso usato per sostenere cause umanitarie o progetti artistici. Secondo te, è giusto utilizzare questo strumento per finanziare interventi estetici personali?
“Il crowdfunding si è spesso usato per cause nobili o progetti artistici che, a volte, non si sono mai realizzati. Michela, almeno, è stata trasparente e apprezzo la sua sincerità. Mi auguro che i suoi fan, donando, vedano il loro contributo concretizzarsi.”
Michelle Comi ha ricevuto critiche, ma anche sostegno dai follower. Cosa pensi dica questo fenomeno della relazione tra influencer e follower?
“Credo che molti dei ‘follower nascosti’ siano in realtà i più critici e feroci, commentando magari negativamente da lontano. Un hater accanito è spesso un fan represso: il contrario dell’amore non è l’odio, ma l’indifferenza.”
Hai mai sentito pressione nei social riguardo all’aspetto fisico o alle aspettative estetiche? Come affronti queste dinamiche nella tua carriera?
“Oggi accetto molto più di prima il passare del tempo e cerco di essere un punto di riferimento non solo estetico. Non voglio competere con ragazze di vent’anni; sarebbe ridicolo. C’è sempre stata attenzione all’aspetto fisico, ma nei social la perfezione ostentata nella quotidianità è preoccupante. Molti non capiscono che gran parte di ciò che vedono è costruito.”
Pensi che l’ossessione per l’immagine fisica sia in aumento a causa dei social media o è sempre stata una componente forte nel mondo della moda e dell’intrattenimento?
“Da sempre nel mondo della moda e dello spettacolo c’è attenzione all’estetica, ma i social hanno amplificato questa ossessione con una perfezione irreale. La pressione per piacere a un pubblico giudicante, senza connessione reale, può portare a una profonda disconnessione dalla realtà.”
Cosa ne pensi del concetto di “normalizzazione” della chirurgia estetica tra i giovani, soprattutto quando promossa da influencer?
“Sono favorevole alla chirurgia estetica, che può aiutare a migliorare la fiducia in sé stessi, ma non sopporto la standardizzazione delle bellezze artificiali. Molti volti sono ormai indistinguibili e l’eccesso di chirurgia può nascondere problemi di autostima o dismorfofobia. La bellezza non è eterna, e la vera felicità viene dagli affetti, non dall’apparenza.”
Sei un’influencer e modella affermata. Pensi che ci siano modi più positivi per utilizzare la propria piattaforma e influenzare i follower, in particolare i più giovani?
“Assolutamente. È un dovere morale per chi ha visibilità sui social promuovere messaggi positivi e contenuti profondi. Anche solo accettare l’invecchiamento in modo sereno può essere un messaggio di grande valore.”
Hai mai considerato di ricorrere alla chirurgia estetica o preferisci un messaggio più naturale legato all’accettazione del corpo?
“Sì, mi sono rifatta il naso e non disdegno filler e botox, purché siano discreti. Voglio dimostrare qualche anno in meno, ma non voglio diventare un’altra persona. Non sono qui per competere con ventenni; questo mi renderebbe ridicola.”
Quali sono, secondo te, i rischi psicologici di inseguire la “perfezione” estetica, soprattutto nel mondo dei social?
“I rischi sono tanti. Troppa chirurgia può peggiorare l’autostima, facendo percepire nuovi difetti. Sottoporsi a interventi per risparmiare, magari con professionisti improvvisati, è pericoloso e può causare danni permanenti.”
C’è un messaggio che vorresti dare ai tuoi follower e ai giovani che ti seguono sull’accettazione di sé?
“Consiglio a tutti un percorso di analisi per conoscersi meglio e costruire una buona autostima. Chi si accetta difficilmente sente il bisogno di cambiare i propri tratti per inseguire una perfezione standardizzata.”
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