Era il lontano 11 Ottobre 1984 e sull’emittente giapponese Fuji Television debuttava la prima serie di uno degli anime più iconici di tutti i tempi: Ken il guerriero, ispirato al celebre manga scritto da Buronson e disegnato da Tetsuo Hara.
Arrivato al suo quarantesimo anniversario è stato realizzato da Toyoo Ashida il nuovo adattamento Ken il guerriero – Il film, in uscita nei cinema italiani come evento speciale soltanto il 14, 15 e 16 Ottobre 2024.
Il lungometraggio animato ripercorre un viaggio attraverso la prima stagione della serie, riscrivendo le tappe più importanti dallo scontro con Shin, fino a quello con il fratello Raoul. Si torna quindi alla fine del XX secolo, il pianeta Terra è devastato dall’olocausto atomico, le città conservano solo gli scheletri in rovina dei palazzi delle ormai sfigurate metropoli, divorate da un deserto sconfinato. Kenshiro, guerriero della scuola di Hokuto, doppiato da Alessio Cigliano nelle versione italiana del film, è alla ricerca di Julia, la sua amata, che è stata rapita da Shin, e alla quale presta la voce Myriam Catania.
Mentre il sequestratore è caratterizzato dal riconoscibile timbro vocale di Sandro Acerbo. Sul suo cammino Ken incontra Rei, un guerriero della scuola di Nanto doppiato da Simone D’Andrea, con il quale stringe un patto d’amicizia; fino agli epici scontri con i suoi fratelli: prima Jagi e, infine, il gigantesco Raoul, il terribile guerriero di Hokuto a cavallo di un mastodontico destriero nero, ai quali danno la voce Gianluca Tusco e Alessandro Rossi.
Ken il guerriero – Il film gode sul grande schermo di una resa davvero riuscita in questo nuovo adattamento grazie alla versione ridoppiata e restaurata in alta definizione. Questo progetto, inoltre, ha visto coinvolti i doppiatori dell’epoca, con l’integrazione di un cast più ricco e l’inserimento di un linguaggio più adulto rispetto alla sua passata edizione.
I guerrieri di strada appaiono infatti più realistici anche per il gergo che comprende le parolacce, in un contesto post-apocalittico dove scarseggiano i beni di primaria importanza come acqua e cibo, e gli esseri umani sono dediti alle più cruente e degradanti azioni. Risultano evidenti i riferimenti a Interceptor – Il guerriero della strada, diretto nel 1981 da George Miller.
Le atmosfere di un ipotetico olocausto nucleare sono da brividi. I disegni e le animazioni conservano quella patina polverosa che sembra bruciata da un sole rosso in un tramonto distopico, carico di quel pathos emozionale che culmina sulle note musicali di Purple eyes, l’intenso capolavoro del gruppo giapponese della Kodomo Band.
La musica aggiunge quel quid pluris ad un lungometraggio d’animazione destinato sicuramente ad un pubblico adulto, che ama riassaporare quel pizzico di nostalgia degli anni Ottanta, godendo di un progetto più maturo ma sempre attuale. La speranza, però, è che Ken il guerriero – Il film possa conquistare anche un parterre più giovane tramite il classico passaparola che va di padre in figlio, perché si tratta di un’opera di assoluto valore e trascinante bellezza.
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