CULT KILLER
un film di
JON KEEYES
con
ALICE EVE ANTONIO BANDERAS
SHELLEY HENNIG PAUL REID
Cult Killer – La Trama
Quando il celebre investigatore privato Mikeal Tallini viene assassinato, la sua allieva Cassie Holt prende in mano il caso. Con un passato segnato da abusi e alcolismo, Cassie è determinata a trovare l’assassino dell’unico uomo che l’ha trattata con rispetto e l’ha aiutata a smettere di bere. Con l’aiuto del sergente Myers, miglior amico di Tallini, iniziano a seguire le tracce dell’assassino attraverso gli indizi lasciati sulla scena del crimine. Collegando l’omicidio di Tallini a quello del ricco John Abernathy, si trovano a fronteggiare guardie armate e spietati avvocati che cercano di proteggere una verità nascosta.
Mentre indagano nella casa di Abernathy, Cassie si scontra con l’assassino: Jamie Marshall, una giovane donna in cerca di vendetta dopo essere stata prigioniera per anni da un’organizzazione di traffico di esseri umani. Inseguitrici l’una dell’altra, Jamie conduce Cassie sempre più a fondo nei segreti di quell’élite malvagia, mentre elimina i responsabili del suo rapimento. Nonostante la determinazione a far arrestare Jamie, Cassie stringe un’alleanza instabile e temporanea con lei per abbattere i trafficanti di esseri umani e portare giustizia alle loro vittime.
Dopo essere stata attaccata da un gruppo di uomini intenzionati a spaventarla, Cassie viene salvata da Jamie. Quest’ultima le indica un investigatore privato coinvolto in attività illecite, portando Cassie a incastrarlo e ottenere una confessione. Mentre Cassie e Myers si avvicinano ai potenti responsabili di questi eventi, Jamie viene nuovamente catturata. In una corsa contro il tempo, Cassie rintraccia il nascondiglio dove Jamie è tenuta prigioniera e sta per essere uccisa. Attribuendo tutte le sue conoscenze ed esperienze acquisite da Tallini, Cassie prende una decisione che sfida il suo giudizio morale per riparare ai danni causati.
La parola al regista “Jon Keeyes”
“Cult Killer” è un thriller criminale oscuro, intriso di inganni, bugie e corruzione, dove eroi imperfetti lottano contro il peggio dell’umanità. Lo sceneggiatore Charles Burnley, appassionato del genere noir, ha creato una sceneggiatura che ha stimolato tutta la mia creatività. Come nei grandi film noir, i protagonisti affrontano l’alcolismo e i propri demoni personali, mentre devono scontrarsi con sadici antagonisti mascherati da rispettabili magnati.
Ambientato in un mondo che richiama figure come Jeffrey Epstein, che usano il loro potere per distruggere vite, “Cult Killer” esplora la battaglia tra bene e male, un tema che mi ha sempre affascinato.
La storia ruota attorno a Cassie Holt, interpretata da Alice Eve. Quando il suo capo e miglior amico, l’investigatore privato Mikael Tallini, viene ucciso, Cassie si unisce alla polizia locale per scoprire il colpevole. Presto si trova costretta a collaborare con l’assassina per svelare oscuri segreti all’interno della comunità irlandese.
Alice Eve dona vita a Cassie Holt, un’ex alcolista salvata da Tallini, che l’ha aiutata a disintossicarsi e a unirsi alla sua agenzia come investigatrice. Dopo l’omicidio di Tallini, Cassie si unisce alla polizia locale per indagare, mentre i suoi ricordi di Tallini guidano le sue decisioni. La relazione tra Cassie e Jamie Douglas, l’assassina, è affascinante: nonostante Cassie giuri di vendicare la morte di Tallini, si forma un legame disfunzionale tra le due, mentre Jamie aiuta Cassie a scoprire i veri colpevoli.
Lavorare con Alice è stato straordinario. Dedita alla sua arte, ha contribuito a sviluppare i personaggi e la trama, trovando piccoli momenti inaspettati per aggiungere profondità e vitalità. Cassie è intelligente e astuta, ma la sua mancanza di autostima la rende un personaggio avvincente da seguire.
Antonio Banderas interpreta Tallini, un rinomato investigatore privato ed ex agente dell’Interpol. Ex alcolista, ha preso Cassie sotto la sua ala, addestrandola come investigatrice. Dopo la sua morte, Cassie si affida ai ricordi di Tallini per proseguire le indagini. Per Antonio, Cassie è come una figlia, e il loro rapporto è quello di un padre che insegna a sua figlia come sopravvivere. La capacità di Antonio di comunicare emozioni attraverso i più piccoli cambiamenti del viso è sorprendente. Ho sempre cercato di avvicinare la telecamera il più possibile per catturare la gamma di emozioni, dal dolore all’affetto, dalla paura all’amore. Tallini è un uomo con molti rimpianti, e Cassie rappresenta per lui una possibilità di redenzione.
Shelley Hennig interpreta Jamie, la nostra assassina, rapita e tenuta prigioniera per anni da una setta di trafficanti di esseri umani. Shelley dona a Jamie un’apatia apparente nei confronti della vendetta, ma allo stesso tempo la sente profondamente e la vive in ogni istante.
Jamie è una donna spezzata che crede fermamente nella sua missione di vendetta contro i suoi aguzzini. Uno dei momenti più straordinari sono le scene di tortura, dove i suoi carcerieri cercano di piegarla alla loro volontà. Shelley esprime con intensità rabbia, paura e dolore. Sul set regnava un silenzio assoluto per supportarla nel raggiungere i luoghi oscuri della sua mente e rendere tutto estremamente realistico.
Il cuore di qualsiasi film risiede nella storia e nei personaggi. Mi considero prima di tutto un narratore, quindi, a prescindere dagli elementi di genere, mi concentro sempre sulla trama. Non importa quanto possano essere spettacolari le scene d’azione o horror, senza una storia solida e interpretazioni sincere, il pubblico non si interesserà. Era fondamentale che ogni personaggio avesse una solida base su cui gli attori potessero costruire e affrontare conflitti reali, riscontrabili nel mondo reale, da superare nel corso della narrazione. Un buon film duraturo prospera perché comprendiamo i personaggi e possiamo relazionarci a loro.
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