Universal, in collaborazione con Plaion pictures, rende disponibile su supporto blu-ray Speak no evil – Non parlare con gli sconosciuti, visto nelle sale cinematografiche italiane a Settembre 2024.

Diretto dal James Watkins autore di Eden Lake con Michael Fassbender e The woman in black con Daniel Radcliffe, altro non si tratta che del rifacimento a stelle e strisce dell’acclamato Speak no evil, thriller danese a tinte horror che, girato in periodo di Covid-19 da Christian Tafdrup, si è immediatamente conquistato uno spazio di culto tra gli appassionati del genere.

L’inquietante vicenda alla base del plot riprende dunque quella del lungometraggio originale, apportando però qualche variazione: lì avevamo una coppia proveniente dalla Danimarca con figlia al seguito che, in vacanza in Italia, veniva invitata a trascorrere in campagna un week-end da una famiglia olandese il cui bambino non parlava perché pare soffra di un mancato sviluppo della lingua; qui i primi diventano americani con papà e mamma interpretati da Scoot McNairy e Mackenzie Davis e la bambina in possesso del volto di Alix West Lefler, mentre la seconda è inglese e costituita da papà James McAvoy, mamma Aisling Franciosi e il piccolo Dan Hough.

Un McAvoy magistrale nello sfoggiare il bizzarro comportamento che provvede a generare tensione durante la lenta evoluzione della circa ora e cinquanta di visione che, se escludiamo parentesi come quella dei due ragazzini che improvvisano un balletto sulle note di Cotton Eye Joe, risulta piuttosto fedele al film di Tafdrup.

La differenza principale tra le due operazioni va di sicuro individuata nel fatto che, pur mantenendone il clima di paranoia quasi polanskiano, Speak no evil – Non parlare con gli sconosciuti non è avvolto dalla glacialità tipica di una certa cinematografia proto-Michael Haneke che ha caratterizzato, invece, il modello di partenza. Un aspetto che non deve essere considerato un difetto, in quanto agli occhi del pubblico mondiale appare di sicuro più “orecchiabile” una regia da prodotto d’intrattenimento hollywoodiano che una certa freddezza in fotogrammi tipica della Settima arte danese. Tanto più che il pessimismo del capostipite viene del tutto eliminato per lasciare spazio, invece, ai risvolti tipici di un liberatorio revenge movie.

Con sezione extra rappresentata dal commento audio del regista e dalle featurette Famiglie nucleari (nove minuti di durata), Un crescendo orripilante (cinque minuti) e La fattoria degli orrori (quattro minuti).


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