La cantautrice napoletana lancia un messaggio di ribellione e rinascita con il suo nuovo brano. Un’emozionante fusione di tradizione e modernità. Dopo il successo, ecco la nostra intervista esclusiva.
Bentrovata, Anna. “Inquietudine” vuole lanciare un messaggio di forza e speranza? Qual è l’obiettivo profondo del brano?
Grazie a voi per l’intervista. Resilienza e azione per la troppa violenza sta caratterizzando la nostra quotidianità’.
Credi che la società non abbia ancora interiorizzato la gravità del problema? Sarà possibile contrastarlo?
Personalmente credo che ancora si debba fare tanto per debellare questo virus del male. La strada è ancora lunga perché ci sono molte donne che vorrebbero ribellarsi ma non trovano la forza e i mezzi per farlo. Una volta separatesi chi darà loro un tetto, e anche trovano un lavoro chi si occuperà dei figli? Sicuramente le istituzioni avranno ancora tanto da fare.
La musica può trasmettere messaggi sociali dal valore inestimabile? È uno strumento fondamentale per fare breccia nel cuore degli ascoltatori?
Da sempre la voce, la musica, da sempre sono stati strumenti di ribellione portando avanti battaglie e diventando strumento di denuncia. Inquietudine musicalmente vuole rappresentare una danza di note che avvolge l’ascoltatore, incitandolo a non restare mai indifferente.
Hai già in mente qualche progetto per il futuro?
Si tantissimi che spazieranno dalla World Music alle reinterpretazioni in chiave moderna della tradizione napoletana strizzando sempre l’occhio alla musica italiana.
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