In collaborazione con Fandango, CG Entertainment (www.cgtv.it) rende disponibile su supporto dvd Amen, visto nelle sale cinematografiche nel Novembre 2023.
Una quasi ora e mezza di visione il cui scenario d’ambientazione è un casolare di campagna che sembra essere rimasto fermo nel tempo, avvolto in un silenzio disturbato soltanto dal canto delle cicale.
Un’ambientazione rurale, dunque, al cui centro abbiamo un nucleo familiare non proprio tipico: un padre padrone incarnato dal Luigi Di Fiore dalla ricchissima filmografia avviata nel 1985 attraverso Camera con vista di James Ivory, una nonna dogmatica dal volto della Paola Sambo della serie televisiva Vita da Carlo e, soprattutto, le tre giovani figlie di lui.
Tre ragazze efficacemente interpretate dalla Francesca Carrain vista, tra l’altro, ne La chimera di Alice Rohrwacher, dalla Grace Ambrose di Compromessi sposi di Francesco Miccichè e dalla Valentina Filippeschi di Improvvisamente a Natale mi sposo di Francesco Patierno, le quali non hanno mai abbandonato la proprietà spinte da dovere e rispetto, sotto l’egidia dei due, profondamente religiosi.
Ed è proprio il cinema della Rohrwacher ad influenzare probabilmente il regista Andrea Baroni, qui al suo primo lungometraggio dopo essersi occupato di diversi short.
Un esordio che, comprendente in un piccolo ruolo anche la Silvia D’Amico di Non essere cattivo, si evolve con il misterioso arrivo nel posto di un altro nipote della donna, che l’uomo mal sopporta.
Nipote silenzioso che, in possesso dei connotati del Simone Guarany di War – La guerra desiderata, è destinato a stravolgere inconsapevolmente la “tranquillità” che da sempre caratterizza le giornate nella casa.
Perché per la prima volta le tre osservano curiose il viso e il corpo di un giovane che sono pronte a scoprire, lasciando emergere in Amen anche un forte retrogusto di erotismo (non senza qualche nudo) mentre a dominare il tutto, però è un non indifferente velo d’inquietudine.
Del resto, man mano che l’operazione si evolve lentamente e che a fare da colonna sonora provvedono, tra le altre, La bambola e Pensiero stupendo di Patty Pravo, con più o meno vaghi echi provenienti provenienti da tematiche care a M. Night Shyamalan è tranquillamente in qualità di horror spurio che potremmo classificare il debutto baroniano… tanto più che tale sensazione viene accentuata sia dalle tragiche conseguenze che dalla fotografia piuttosto contrastata a cura di Niccolò Palomba ed Eleonora Contessi.
Con il trailer quale contenuto speciale.
Lascia un commento