Amici di Mondospettacolo, oggi ho il piacere di intervistare Francesca Landi, meglio conosciuta come Frankies, una talentuosa fumettista romana con una passione per gli Anime e i Manga fin da quando era bambina.

Francesca, complimenti e benvenuta su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciao! Grazie mille per questa intervista, va tutto bene, sempre stanca per via dei miei due lavori, ma non mi lamento! (ride)

Come è nata la tua passione per il mondo degli Anime e dei Manga?

La mia passione è nata quando ero molto piccola, guardavo sempre qualsiasi tipo di cartone animato, andando avanti mi sono resa conto che quelli che mi piacevano di più erano proprio gli anime Giapponesi, lo stile di disegno mi colpivano in modo particolare. Quando avevo 11 anni ho trovato per la prima volta in edicola un Manga (allora non sapevo nemmeno cosa fossero) che si chiamava “Tokyo Mew Mew” l’anime che davano su Italia 1 mi piaceva tantissimo, così chiesi a mio padre di comprarmelo. Da quel momento qualcosa è cambiato, ho capito che da un Manga nascevano gli Anime, così ho cominciato a scoprire quello che poi sarebbe stato un vero e proprio lavoro. Ho continuato a percorrere questa strada dalle medie, dove ripiegavo i fogli A4 creando così i miei manga “homemade”, a quell’epoca fare manga era davvero difficile, nessuno prendeva in considerazione che un italiano potesse crearne uno, ma non mi sono mai buttata giù.

Quali sono stati i tuoi autori di riferimento e in che modo hanno influenzato il tuo stile artistico?

I miei autori di riferimento sono stati sicuramente Mia Ikumi con cui ho iniziato (Autrice di Tokyo Mew Mew, purtroppo venuta a mancare pochi anni fa) Rumiko Takahashi (Autrice di Lamù, Ranma ½ e Inuyasha, uno dei miei manga preferiti) con il tempo, soprattutto negli ultimi anni direi anche il maestro Eiichiro Oda (non servirebbe specificarlo…ma è l’autore di One Piece, il mio manga preferito in assoluto.) Non mi hanno ispirato solo autori giapponesi ma anche Registi e Artisti, come Quentin Tarantino (per i dettagli che inserisce all’interno dei suoi film, che hanno sempre un richiamo importante) e Alfons Mucha per le composizioni e il tratto stupendo.

Quali sono state le esperienze più significative durante i tuoi studi presso il Liceo Artistico e il Manga Campus di Pistoia?

Sarò molto dura per quanto riguarda il liceo…non ho appreso niente di significativo, purtroppo non posso dire di saper disegnare grazie ai miei ex insegnanti. L’unica esperienza significativa risale al quarto e quinto superiore, dove una bravissima e nuova insegnante ci ha spronati ad imparare la tecnica ad olio su tela, è stato bellissimo e mi divertivo molto. La vera resa dei conti è arrivata nel 2010 passando 5 giorni con la mia ancora attuale coach “Wish” le devo tanto, anche ora. Sono stati pochi giorni ma intensi. Non solo ci ha dato delle nozioni importantissimi sul manga e sul disegno, ma anche su come approcciarsi a livello psicologico ad esso, restando sempre con i piedi per terra.

Come è nata l’idea di fondare la Fanzine Hyoutan e quali sono state le sfide affrontate nel realizzarla?

Provai ad inserirmi in una fanzine che avevo scoperto su Facebook ma non presero in considerazione il mio inserimento, così, invece di piangermi addosso ho detto “ok, vorrà dire che ne farò una mia.” e reclutai delle amiche che come me avevano la passione per i manga! Hyoutan è arrivata fino al numero 3, dal 2010 al 2013. Credo che abbia insegnato a me e alla mia co-fondatrice la responsabilità sotto ogni punto di vista, le scadenze, la grafica, mettersi da parte i soldi per stampare gli albi, e stressare le self area del Lucca Comics per riuscire ad avere un tavolo dove esporre e vendere la nostra fanzine. Nel 2013, poco dopo la pubblicazione di Hyoutan, io e la mia co-fondatrice siamo state notate da un editore, Mangasenpai e lì è cominciata la nostra avventura, lavoriamo attualmente entrambe per Mangasenpai.

Puoi raccontarci la tua esperienza come insegnante presso la scuola di fumetto Aprilia School Comix?

Ero spaventatissima, era il 2011 e io non mi sentivo affatto in grado di insegnare, ero la prima che doveva ancora studiare tantissimo, lo feci presente e mi rassicurarono su questo, dato che avrei insegnato a persone molto piccole, e soprattutto avevo bisogno di soldini per mantenere il mio lavoro (avevo appena 19 anni) ho lavorato per 2 anni lì una volta a settimana, è stato sicuramente gratificante, però poi ho dovuto abbandonare per dare spazio ai miei progetti, l’insegnamento non fa per me, sono più intuitiva che pratica!

Come è stato lavorare con la casa editrice Mangasenpai per la pubblicazione di Oh!Darling?

Lavoro tutt’ora con Mangasenpai, anche se con un’altra storia. Oh!Darling era un progetto troppo grande per un emergente come me, al secondo volume abbiamo deciso di stopparlo, lo riprenderò molto presto.

Puoi spiegarci in cosa consiste il tuo ruolo di blogger per il sito ufficiale della Copic Italia?

Una mia amica, che considero una grande coach e che mi ha insegnato tanto, mi ha proposto di entrare nel team copic per insegnare, tramite tutorial, come si usano i Copic, tecnica che manovro molto bene e che adoro tutt’ora, 2-3 volte al mese dovevo preparare un tutorial spiegando che colori usavo e tutti i passaggi, a rotazione ci alternavamo io, la mia amica Alice e un altro collega bravissimo. Anche lì, per una questione di tempo, dopo due anni ho dovuto abbandonare.

In che modo il Master presso la scuola Lucca Manga School ha contribuito alla tua formazione

professionale?

È stato un Master importante, avevamo un insegnante giapponese che ci ha insegnato come creare un buon Namenote (lo storyboard del manga praticamente) ed è stato illuminante, non escludo che continuerò a fare altri master, appena avrò tempo.

Come è nato il progetto a quattro mani Loosers e qual è il tuo ruolo all’ interno di esso?

Il progetto è nato con la mia migliore amica e sceneggiatrice Selina, entrambe con la passione per i manga, ci siamo incontrate sul posto di lavoro e dopo un po’ di tempo abbiamo detto genuinamente “facciamo un manga”. Abbiamo iniziato con l’idea di un suo manoscritto, dato che lei scriveva bellissimi libri, un giorno però, ci siamo guardate e abbiamo pensato a una storia che potesse rappresentarci, dato che abbiamo la stessa fortuna di paperino, da lì è nato Loosers, un manga che parla di rivincita personale a livello di vita, anche se tutto ti va storto. Il mio ruolo all’interno di Loosers è aiutare selina con le idee per la sceneggiatura e poi mi occupo dei disegni, Namenote e rifiniture del volume.

Puoi parlare dei tuoi hobby, in particolare del canto, del doppiaggio e della recitazione, e in che modo li integra nella sua vita di fumettista e tarologa?

Penso di essere sempre stata una persona multi potenziale, e come ogni persona multi potenziale, ho sempre avuto tantissimi hobby. Il canto nasce dallo stesso amore che avevo per il disegno, facevo parte del coro lirico di Roma, dopo qualche anno però, mi sono resa conto che quello stile mi annoiava, ho continuato a cantare ma è rimasto un hobby, ho avuto delle band rock dove ero la cantante ed è stato davvero divertente. Il doppiaggio invece nasce nel 2008, sui forum di FANDUB, ero quasi arrivata a lasciare il disegno per dedicarmi al doppiaggio e al teatro, ho fatto dei corsi ed ero molto attiva sui forum di doppiaggio dove doppiavamo film e serie anime, dopo qualche anno però la mia parte “manga” ha bussato prepotentemente, di nuovo! Quello della tarologa, o cartomante invece non è mai stato un hobby, questo si può dire che è il mio lavoro primario che mi occupa la maggior parte del tempo! La passione me l’ha tramandata la mia migliore amica (la stessa di Loosers) e ho studiato e continuerò a studiare per fornire un servizio sempre più accurato! (come con Loosers, io e Selina lavoriamo insieme anche in questo!)

Sei davvero molto bella e fotogenica, ma non è che per caso vorrai intraprendere anche la carriera di modella?

Ti ringrazio! Il sogno di mia madre era proprio questo, o la modella o la cantante, non nego che mi piace farmi foto o selfie, o semplicemente foto artistiche, però non credo di avere le competenze (e il tempo) per farlo seriamente! Anche se tutti lo pensano, no, non sono una modella, sono solo una persona a cui piace farsi le foto! (ride)

Prima di salutarci, vuoi raccontarci qualcosa che non ti ho chiesto?

Posso raccontarvi altre mie passioni, una di queste sono i gatti, si, sono una gattara incallita mamma di 4 bei gattoni! (ride) e adoro dormire e mangiare cose che non dovrei, dato che sono perennemente a dieta! (ride)

Francesca grazie per essere stata con noi è stato davvero un grande piacere intervistarti, rinnovandoti i miei complimenti, ti auguro un futuro pieno di successo e ti do appuntamento alla prossima intervista.

Grazie a te per l’opportunità! A presto!


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